Una festa della donna, quella di lunedì 8 marzo, che il distanziamento dovuto al Covid-19 non impedirà di omaggiare. Per questo, seppur in forma esclusivamente on line, si svolgerà la cerimonia di premiazione di “Impresa, lavoro, donna”, il premio ideato dall’assessorato alle Politiche e cultura di genere del Comune di Ravenna, dedicato in questa prima edizione a Tina Anselmi, una delle figure femminili più importanti della storia della Repubblica Italiana. Ad accogliere le premiate e i premiati, a partire dalle 15,30, ci saranno il sindaco Michele de Pascale, l’assessore Ouidad Bakkali. Erano tre le sezioni: la prima sulle buone pratiche del territorio destinate a garantire la presenza paritaria delle donne nella vita economica, accesso al lavoro e percorsi di carriera e per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; la seconda dedicata a soggetti che hanno attivato o collaborato ad azioni di mitigazione degli effetti negativi dell’emergenza da Covid-19 a difesa dell’occupazione, a sostegno delle famiglie ovvero della comunità locale; la terza indirizzata alla candidatura di una lavoratrice o libera professionista o imprenditrice per un suo particolare contributo professionale connesso con le misure dirette a fronteggiare l’emergenza epidemiologica Covid-19.
Ad aggiudicarsi il titolo nella prima sezione sono stati: la società cooperativa Media Romagna, con il progetto “L’importanza di una informazione che non tenga conto solo di una metà del cielo” e la cooperativa sociale Niche con “Dall’ascolto al progetto: donne insieme per l’assistenza famigliare”. Il premio della seconda sezione “Speciale impresa resiliente” è andato ai “Racconti ravennati” di Anna Fietta, in compartecipazione con Barbara Liverani Studio, Dimensione Mosaico, Koko Mosaico, Pixel Mosaici, e a “Coldiretti Donne Impresa per Ravenna” della Federazione Provinciale Coldiretti. Ha vinto, per la terza sezione “Speciale persona resiliente” (figura femminile) Wonderlab, che ha presentato “#iorestoacasamafelice”. A ciascun progetto è stato assegnato un contributo di 4mila euro.
“Questo premio e la significativa partecipazione che abbiamo avuto, assieme alla qualità dei progetti presentati – evidenzia il sindaco Michele de Pascale – ci confermano che la nostra comunità è ricca di persone che sanno dare vita ad attività imprenditoriali e artistiche inclusive e dall’alto valore sociale. Non solo buone pratiche destinate a migliorare la partecipazione femminile, ma anche creatività nel trovare, proprio in questa difficile situazione, opportunità economiche facendo rete con altre persone e prestando attenzione a chi è in difficoltà. Il premio aveva proprio questo obiettivo: riconoscere le azioni che hanno mitigato gli effetti negativi sulla produttività aziendale e sulle condizioni di vita e occupazionali del personale. Sono particolarmente felice che la premiazione, che avremmo voluto fosse aperta a tutta la città, si svolga nella giornata dedicata alle donne, alle quali rivolgo il mio personale ringraziamento per il surplus di impegno, lavoro e cura in questo particolare momento. Un aggravio che, ancora una volta, non è equamente suddiviso fra uomini e donne e che deve, proprio per questo, vederci tutti attivi nel trovare soluzioni adeguate”.
I cinque vincitori e vincitrici sono stati scelti, su un totale di sedici partecipanti, da una commissione nominata dalla giunta comunale, nell’ambito delle personalità del mondo del lavoro e dei servizi, dell’associazionismo e di rappresentanza delle istituzioni locali, composta da: Daniela Poggiali, dirigente dell’unità organizzativa Partecipazione, volontariato e politiche di genere del Comune Ravenna, Antonella Bandoli, rappresentante del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Ravenna, Carmelina Angela Fierro, consigliera di parità della Provincia di Ravenna, Maya Romagnoli, legale rappresentante del Comitato di coordinamento della Casa delle Donne, Patrizia Ravagli, presidente di Fidapa, sezione di Ravenna.
L’edizione 2020 del premio “Impresa, Lavoro, Donna” è stata dedicata a Tina Anselmi: inizialmente occupata nell’attività sindacale, ha dedicato il suo impegno alla condizione femminile nel lavoro ed è poi stata la prima ministra donna in Italia. Nel 1976 è stata ministra del Lavoro e della Previdenza sociale e in seguito anche ministra della Sanità. Durante la sua carriera ha promosso e sostenuto la realizzazione di alcune delle più importanti leggi sul lavoro e sul welfare, come la legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro. Sua la frase “Una donna che riesce, riesce per tutte le altre”.