L’Ordinanza del GIP del Tribunale di Ravenna contiene 27 capi di imputazione. Le Forze dell’Ordine raccomandano ai proprietari di animali: “Attenzione! Tariffe troppo vantaggiose possono celare gravi irregolarità.”
4 maggio 2021, Ravenna. Personale della Polizia Locale e militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Ravenna e della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali (SOARDA), hanno proceduto, ieri, a dare esecuzione ad un’Ordinanza di Sequestro preventivo emanata dal Giudice dott. Andrea Galanti a carico di un noto veterinario.
Le indagini, dirette dal pubblico ministero dott.ssa Marilù Gattelli, hanno toccato, nel corso degli ultimi mesi, numerosi ambiti specialistici, tanto da portare alla formulazione di ben 27 capi di imputazione (oltre al maltrattamento e all’uccisione di animali, il veterinario è indagato di detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari).
Gli accertamenti, svolti in larga parte dal personale della Polizia Locale – Ufficio Edilizia, Ambiente e Benessere degli Animali, hanno beneficiato – oltre che della competenza del Commissario Luca Scaglianti, Capo del predetto Ufficio, esperto nella complessa legislazione di settore – della preziosa collaborazione del Gruppo Carabinieri Forestali di Ravenna e della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali (SOARDA).
Tra i passaggi salienti dell’articolato provvedimento di 110 pagine, il Giudice rileva una “totale assenza di necessità non solo terapeutica, ma anche etica, di infliggere inutile sofferenza a esemplari animali ogni qual volta un tale supplizio può essere evitato.” I clienti del veterinario “hanno optato per l’eutanasia, ritenendo così di risparmiare del dolore alla propria bestiola, eppure…” è stato “procurato al proprio amico di famiglia l’ultimo dolore, il più inutile, lungo e lancinante”.