Dopo la consultazione preliminare la Provincia di Ravenna ha assunto la variante generale al Piano infraregionale delle attività estrattive (Piae), che costituisce il primo passaggio nella formazione del nuovo strumento.
Al fine di favorire il rapido aggiornamento della pianificazione comunale in materia di attività estrattive, la Provincia, nel suo ruolo di servizio e di coordinamento per i Comuni, si è resa disponibile ad aderire all’opzione di far assumere al Piae il valore e gli effetti del Piano comunale delle attività estrattive (Pae). Un’opportunità che è stata colta favorevolmente da tutti i Comuni della Provincia interessati da attività estrattive, che hanno così contribuito alla predisposizione della proposta di Piano assunta dal presidente della Provincia Michele de Pascale.
Il Piae disciplina le attività estrattive nel territorio di competenza, perseguendo l’obiettivo di contemperare le esigenze produttive del settore con quelle di salvaguardia e tutela del patrimonio ambientale e paesistico. Nel perseguire questo obiettivo, il nuovo Piano conferma i siti di cava già individuati dal Piae vigente, senza individuare nuovi poli estrattivi e senza prevedere ampliamenti, operando esclusivamente attraverso la gestione delle capacità residue.
La proposta di Piano detta inoltre indirizzi per la sistemazione finale delle aree di cava, al fine di restituirle all’uso del suolo precedente l’inizio della coltivazione, oppure migliorarle dal punto di vista ambientale attraverso interventi che producano un assetto finale equilibrato dal punto di vista ecosistemico e paesaggistico.
A partire da domani, mercoledì 19 gennaio, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna (Burert), si aprirà il periodo di deposito, fissato in 60 giorni, entro il quale i cittadini e i portatori di interessi diffusi potranno presentare osservazioni alla proposta di Piano, consultabile sul sito web della Provincia di Ravenna all’indirizzo https://www.provincia.ra.it/PIAE. Le osservazioni potranno essere inviate entro il 19 marzo 2022 tramite posta ordinaria (in caso di trasmissione per posta, farà fede la data del timbro postale), tramite posta elettronica certificata (provra@cert.provincia.ra.it), o presentate all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) in carta semplice ed in unica copia.
Si specifica che la previsione relativa al Polo unico regionale del Gesso denominato “Cava Monte Tondo” sarà invece demandata ad una fase successiva, che verrà preceduta da una specifica fase di consultazione preliminare.