È stato approvato dalla Giunta lo schema di accordo tra il Comune di Ravenna e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini (sede di Ravenna) per l’intervento di restauro, inventariazione e catalogazione dei lavori dell’Accademia di belle arti di Ravenna.
Con l’approvazione della delibera sono state concordate le modalità di gestione amministrativa e contabile dei fondi stanziati dal ministero della Cultura, pari a 300mila euro lordi. La convenzione resterà in vigore per due anni dal momento della sottoscrizione e sarà prorogabile per ulteriori 12 mesi. Nel dettaglio l’intervento consisterà nell’avviare un processo di catalogazione, digitalizzazione e restauro di due raccolte appartenenti all’Accademia di belle arti: la gipsoteca e la raccolta di manifesti pubblicitari. Le operazioni di restauro prevederanno degli interventi mirati su alcuni manifesti pubblicitari storici databili dalla fine del XIX secolo alla prima metà del XX secolo e su alcuni gessi che compongono la gipsoteca dell’Accademia che include calchi da reperti antichi e classici, donazioni di importanti mecenati e artisti famosi.
Tra le varie attività la Soprintendenza, ente finanziatore e liquidatore, collaborerà con l’Accademia e il Comune all’individuazione del nucleo di beni oggetto dell’intervento di inventariazione e catalogazione indicando l’impiego dei sistemi informatici più idonei al raggiungimento dell’obiettivo; coordinerà inoltre la progettazione scientifica di eventuali attività di restituzione degli interventi in parola quali pubblicazioni di cataloghi o mostre.
Il Comune, ente attuatore e stazione appaltante del progetto, dovrà provvedere tra i vari compiti, alla gestione amministrativa dell’intervento, alle procedure di affidamento per l’inventariazione, la catalogazione e il restauro, compresa l’attività di progettazione e alla redazione del cronoprogramma e al monitoraggio.
L’Accademia è interessata dal processo di statizzazione per il quale nel 2019 ha presentato domanda. E qualora nel corso dell’esecuzione dell’accordo venga emesso dal ministero dell’Università e della Ricerca il decreto di statizzazione dell’Accademia, il Comune di Ravenna, in qualità di proprietario dei beni culturali interessati dell’intervento, garantisce comunque la prosecuzione e il completamento dell’attività.