Ancora oggi, nel perdurare dell’emergenza sanitaria, si sta avendo un forte impatto sulle nuove generazioni e c’è più che mai la necessità di sostenere il diritto al gioco, perché il suo attuarsi al chiuso come all’aperto, a domicilio e negli spazi pubblici di città o nelle aree verdi, nei servizi educativi scolastici ed extrascolastici, permette di recuperare il senso di normalità e gioia, con se stessi, gli altri e il mondo.
Per questo motivo e all’interno del progetto della “Festa del diritto al gioco” del Comune di Ravenna, prevista per il 29 maggio, si sta svolgendo un programma di “IN-formazione” al gioco in modalità online, gratuita e su pre-iscrizione, con il coinvolgimento di testimoni di cultura ludica che operano in situazioni di emergenza. Nel prossimo appuntamento, martedì 15 febbraio alle 17,30 si potranno ascoltare Andrea Mori, animatore socio-culturale e progettista di interventi socio educativi, e Antonia Chiara Scardicchio, professoressa associata – Educazione degli adulti/Pedagogia generale e sociale della facoltà di Medicina dell’università “Aldo Moro” Bari, sul “Gioco come cura” all’interno dell’ospedale, sezione oncologia pediatrica.
È in definizione la data per l’incontro con Theresa Casey, l’autrice inglese del documento “Play in crisis”, componente dell’International play association, da cui operatrici della rete dei ludobus e ludoteche italiane “Ali Per Giocare” hanno tratto il documento “Giocare nell’emergenza”, che promuove riflessioni e buone pratiche per genitori e operatori del terzo settore utili a riconoscere ed implementare il gioco in situazioni di crisi.
Un momento importante di riflessione sarà il convegno, sempre online, previsto per sabato 19 febbraio dalle 10,30. Saranno ospiti: Raffaele Mantegazza (università La Bicocca); Fiorenza Paganelli (psicomotricista e consulente al gioco in famiglia – Ravenna); Gabriella Falcicchio (università di Bari); Anna Maria Venera (psicopedagogista e counsellor sistemico); Leonardo Loroni (pediatra, associazione Dalla parte dei minori – Ravenna); Francesca Lacchini (psicologa di Ravenna). Interverranno anche l’assessore a Scuola e cultura, Fabio Sbaraglia, e la referente del progetto conCittadini – Assemblea legislativa della Regione dell’Emilia-Romagna. Modererà Roberto Farnè (università di Bologna e presidente della Libera università del gioco).
Altri due momenti di formazione laboratoriale in presenza si svolgeranno nella sala conferenze del Planetario di Ravenna (posti riservati a massimo 20 persone): 12 marzo, dalle 15,30 alle 18,30, con Veronica Parato e Martina Ferraro che conducono “Ludica in formazione”, laboratorio esperienziale sulle Toy-boxes – kit di costruzione di giocattoli attraverso scarti del legno di lavorazione e altro materiale parzialmente pre-lavorato per realizzare giocattoli (che funzionano!) in famiglia e a scuola; 9 aprile, dalle 10 alle 13 con Isadora Bergamini che conduce “Eppur si gioca”, laboratorio esperienziale di Ludopedagogia che intende indagare la dimensione creativa come chiave educativa e strumento di cambiamento personale e sociale.
Per informazioni e iscrizioni https://bit.ly/3oHep6r
Le iniziative sono organizzate nell’ambito del “tavolo del diritto al gioco”.