Il Comune di Ravenna, l’Ufficio Scolastico per l’Emilia-Romagna – Ufficio X – Ambito Territoriale di Ravenna e il Servizio Sociale Associato dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi hanno definito un protocollo operativo per il coordinamento delle azioni finalizzate all’inserimento di minori ucraini esuli nei servizi per l’infanzia 0-6 comunali e nelle scuole statali di ogni ordine e grado.
I soggetti firmatari analizzeranno il fabbisogno dei minori in un’ottica globale del percorso di accoglienza sul territorio, valuteranno l’opportunità di inserimenti in strutture educative/scolastiche immediati o da programmare anche in relazione alla stabilità o transitorietà dell’accoglienza abitativa, indirizzeranno gli inserimenti nelle strutture educative/scolastiche in relazione all’effettiva disponibilità dei posti e al fabbisogno rilevato; inoltre si rapporteranno anche con il sistema integrato pubblico – privato dei servizi 0-6 e con il sistema delle scuole primarie e secondarie di primo grado paritarie private.
Si tratta di una sperimentazione a livello locale ed è una misura che si inserisce nel panorama delle diverse azioni che soggetti pubblici e privati stanno mettendo in campo per accogliere coloro che sono in fuga dalla guerra in atto nel territorio ucraino. Dal 21 marzo infatti è già stato istituito da parte dell’U.O. Politiche per l’Immigrazione del Comune di Ravenna e del servizio Sociale Associato dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi uno sportello nella sede della Casa delle Culture in cui opera un’equipe multidisciplinare che si sta occupando dell’accoglienza dei cittadini ucraini sia supportando persone e nuclei familiari nell’espletamento di tutte le pratiche sia identificandone i bisogni al fine di attivare progetti integrati di accoglienza. È al medesimo sportello che verrà rilevata la necessità di inserimento in strutture educative o scolastiche aventi sede nel comune di Ravenna.
Si ricorda che lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 16 (è consigliata la prenotazione telefonando ai seguenti numeri: 3347185717 – 3316378245).
In base al protocollo operativo è stato istituito un gruppo di lavoro costituito da referenti del Comune di Ravenna (servizio Diritto allo Studio, servizio Nidi e Scuole per l’infanzia, U.O. Politiche per l’Immigrazione), del servizio Sociale Associato dei Comuni di Ravenna, Russi e Cervia nonché da due dirigenti scolastici individuati dall’Ufficio Scolastico per l’Emilia-Romagna – Ufficio X – Ambito Territoriale di Ravenna.
In base alla mappature effettuate sull’effettiva disponibilità di posti nelle strutture educative/scolastiche e al fabbisogno dei minori rilevato dallo sportello istituito alla Casa delle Culture, nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro si valuteranno al meglio i servizi per l’infanzia e i plessi scolastici verso cui indirizzare le richieste di inserimento rilevate. Saranno poi i dirigenti scolastici di competenza a contattare gli adulti di riferimento per dare avvio al possibile procedimento di iscrizione.
“Tra i diritti fondamentali da riconoscere agli esuli ucraini – dichiara l’assessore alla Scuola Fabio Sbaraglia – c’è ovviamente il diritto allo studio, che oltretutto riguarda una fascia di popolazione se possibile ancor più bisognosa di protezione e assistenza, cioè quella dei minori. Con questo protocollo, tra tutti i soggetti deputati a vario titolo a garantire questo diritto, si cerca di semplificare e di agevolare al massimo il percorso di inserimento. È un’ulteriore dimostrazione di come la nostra comunità sia in grado di fare rete, integrando le rispettive competenze e disponibilità, sempre con l’ottica di favorire al massimo le necessità della cittadinanza, in questo caso della popolazione ucraina che sta cercando protezione nel nostro territorio. Ringrazio per questo tutti coloro che hanno reso possibile la concretizzazione di questo protocollo”.
“Ferma restando la ben nota propensione all’accoglienza che l’Emilia e la Romagna hanno sempre dimostrato – aggiunge il Dirigente dell’Ufficio Scolastico dell’Ambito Territoriale di Ravenna, Paolo Bernardi – e che si è già evidenziata in queste prime settimane di arrivo dei profughi dall’Ucraina, la scuola ravennate cerca di dare una risposta organizzata e coordinata ad un fenomeno di cui ancora non possiamo conoscere le reali dimensioni. Ci auguriamo per i bambini ed i ragazzi ucraini che la loro permanenza sul nostro territorio sia solo temporanea, ma dobbiamo predisporre le cose affinché, se i tempi si allungassero fino al prossimo anno scolastico, la loro frequenza nei nostri istituti rappresenti un’esperienza significativa. Un grazie va a tutto il personale scolastico, dirigenti, docenti e personale non docente, che si è messo a disposizione fin dai primi giorni per raggiungere questo risultato”.