I luoghi hanno una potenza tutta loro. Gli antichi si riferivano per questo al genius loci che in qualche modo sopravvive a strutture e persone, conferendo un carattere indelebile alla città, in una esperienza unica e riconoscibile. Questa anima per Ravenna non può essere che il mosaico, tesoro della storia e fare dei nostri giorni. Mosaico dunque nel suo significato etimologico di opus musivum, vale a dire delle Muse, paradigma generatore di eccellenza, di lavoro quotidiano di arte, artigianato, ma soprattutto di esperienza che è un accostare, tenere insieme, fare della somma delle parti un’accelerazione di percezione.
Ecco dunque che il Comune di Ravenna con eee studio ha dato vita ad un progetto di comunicazione denominato “Ravenna città del mosaico”; si tratta di un sistema di identità visiva dinamico, un’affermazione ed evoluzione del significato stesso del mosaico quale giustapposizione generativa, a partire da quei pieni e vuoti che costituiscono l’impianto possibile di una multiforme successione di forme e di senso, esattamente come avviene in ogni dinamica di comunità.
“Il mosaico – dichiara il sindaco Michele de Pascale – rappresenta per Ravenna una parte indispensabile e imprescindibile del suo dna. Senza mosaico non esiste Ravenna e senza Ravenna non esiste il mosaico.
La fama della nostra città nel mondo è certamente legata all’eredità musiva paleocristiana e bizantina. Ma Ravenna ha saputo nel tempo riscoprire e rinnovare il suo rapporto con il mosaico, attraverso l’attività di restauro dei monumenti storici, la fondazione della scuola di mosaico in seno all’Accademia di Belle Arti nel 1924, la Biennale del mosaico e grazie al sapiente operato di diverse generazioni di restauratori, mosaicisti, artisti e intellettuali, insomma il mosaico dal Novecento fino ad oggi ha percorso molte vie.
Proprio con il fine di valorizzare e confermare sempre di più Ravenna come punto di riferimento assoluto nella geografia internazionale del mosaico anche nelle sue declinazioni contemporanee, come centro nevralgico da cui partire, a cui arrivare o da cui necessariamente passare, per chiunque operi in ambito musivo, in questo programma di mandato ho voluto fortemente una delega specifica dedicata al Mosaico.
Il sistema di comunicazione visiva che oggi presentiamo ha proprio l’obiettivo di definire e trasferire una narrazione chiara, approfondita e accattivante della tradizione e dell’anima musiva della città che trova le sue radici nella storia millenaria e peculiare dei mosaici paleocristiani, che si sviluppa florida nel presente attraverso una vivace scena contemporanea artistica e artigianale, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro coltivando e formando nuovi talenti e professionisti”.
“Il mosaico – aggiunge l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – è certamente l’anima profonda di Ravenna, è storia e futuro, è eccellenza artistica e vita quotidiana, è soprattutto metafora di un territorio che sa tenere insieme vocazioni differenti. Per questo abbiamo voluto intraprendere un percorso per valorizzare la città proprio a partire da questo suo essere. È nato così un sistema di comunicazione dinamico, fortemente e volutamente contemporaneo, che sia flessibile ai più diversi utilizzi e adattabile su differenti soggetti. Si tratta di una veste comunicativa che accompagnerà tutte le progettualità che verranno avviate sul fronte della valorizzazione del mosaico, ma che ha l’ambizione di suggerire una sempre più forte identificazione di Ravenna nel linguaggio musivo. Un esempio di questo è la prossima Biennale del mosaico, primo laboratorio di applicazione e sperimentazione di un’immagine coordinata che vuole coniugare, attraverso una lettura simbolica e non semplicemente mimetica del mosaico, la tradizione millenaria con le sperimentazioni dell’oggi, attraverso la ricchezza che caratterizza il mosaico oggi”.
Il sistema grafico su cui si fonda il progetto di comunicazione è basato su una griglia geometrica, costituita da uno schema di quadrati inclinati di 45 gradi. Utilizzando il linguaggio del mosaico e sintetizzandone i processi, è stata disegnata sulla griglia una lettera R, fatta appunto di pieni e vuoti. Un tipogramma basato su un linguaggio visivo sintetico e fluido capace di adattarsi a qualsiasi tipo di spazio che deve ospitarlo.
Ciò che colpisce del linguaggio musivo è la sua capacità di restituire dettagli e particolari a seconda del punto di vista, ed è sulla base di questo semplice concetto che questa lettera R presenta infinite varianti di “peso”. Come nel mosaico, la griglia offre infatti molteplici possibilità progettuali grazie alle quali si possono disegnare infinite R e relative applicazioni. “Ravenna città del mosaico” dunque mira ad affermare i valori dell’essere comunità, vocazione profonda di una città che pone nel fare insieme il fondamento delle grandi azioni culturali e imprenditoriali che portano Ravenna nel mondo. Per questo la scelta di un sistema di comunicazione dinamico che possa essere applicato alle diverse realtà e progettualità, che possa crescere insieme alle realizzazioni e ampliare la consapevolezza di quanto sta avvenendo, va nella direzione di far conoscere il più possibile questa nostra terra che per storia, tradizione, innovazioni e sperimentazione si pone come caso di eccellenza in vari ambiti. Tra le prime tappe di questo percorso vi sarà certamente la Biennale del mosaico, rassegna che caratterizzerà Ravenna come cuore del fare mosaico oggi, che dal 7 ottobre farà vivere spazi e luoghi sotto il segno del mosaico.
L’immagine coordinata che è emersa dal lavoro di studio e progettazione è protagonista di una campagna di affissioni e di una promozione sul web e sulla carta stampata; consolidare infatti l’identità di Ravenna città del mosaico passa attraverso una capillare presenza sia sui canali social che sui siti istituzionali che sui quotidiani e i periodici al fine di diffondere una consapevolezza, che si articolerà con successivi interventi, su quanto pervasivo e fondativo sia il valore del mosaico per le espressioni culturali della città. Su tale campagna promozionale, articolata su interventi che continueranno nei prossimi mesi, si aggiungerà, ad estate inoltrata, la comunicazione della Biennale del mosaico, al fine di consolidare un’identità che costituisce per Ravenna un grande punto di forza.