Da oggi, 8 marzo, la rassegna a cielo aperto di via Zirardini è dedicata alle donne nella storia che sono nate e vissute a Ravenna o che con Ravenna hanno avuto un legame speciale.
Come l’imperatrice Teodora, che non venne a Ravenna, ma fece avere la sua immagine per la Basilica di San Vitale, immagine che solo qui è ancora perfettamente conservata dopo tanti secoli. Accanto a lei una galleria di donne impegnate in campi diversi: dalla politica alla religione, dalla filosofia alla matematica, dalla letteratura all’arte, alla storia del costume.
In mostra i ritratti di Galla Placidia, regina di Costantinopoli, principessa imperiale e regina dei Visigoti; Teodora, imperatrice di Bisanzio, qui la sua immagine regale ha attraversato indenne la furia iconoclasta nei secoli; Francesca Da Polenta, nobile ravennate protagonista del V canto dell’Inferno dantesco; Chiara da Polenta, la “Beata”, (cugina di Francesca), fondò nel 1250 il monastero delle Clarisse di Santa Chiara; Barbara Longhi, figlia d’arte, inizia il suo apprendistato nella bottega del padre Luca ma ben presto manifesta una propria autonoma originalità stilistica che le vale l’apprezzamento del Vasari; Teresa Gamba, poi marchesa di Boissy, scrittrice, fu l’amante del massimo esponente del romanticismo inglese, il poeta Lord George Gordon Byron; Marianna Bacinetti, filosofa di nobile famiglia ravennate, donna di straordinaria bellezza e cultura, animatrice di salotti, abbraccia gli ideali risorgimentali e la causa italiana, per la quale desidera vincere o morire; Anita Garibaldi, rivoluzionaria repubblicana brasiliana, moglie e compagna d’armi di Giuseppe Garibaldi; Cordula Lina Poletti, libera pensatrice, femminista, impegnata in attività culturali e in iniziative sociali a favore dei più deboli; Augusta Gugù Rasponi Del Sale; artista e filantropa, attratta dall’arte in Italia disegna per il Giornalino della Domenica e il Corriere dei Piccoli; Cornelia Fabri, prima donna laureata in matematica alla Scuola Normale di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1891, ha dedicato la vita, con grande passione, agli studi scientifici, occupandosi di analisi matematica, meccanica e idraulica; Armanda Ravuzzi, una delle prime infermiere volontarie di Croce Rossa diplomate a Ravenna nel 1915, ha probabilmente prestato servizio al fronte durante la prima guerra mondiale; Emma Calderini, costumista e storica del costume popolare Ravenna, divenne una celebre costumista per il teatro in tutti i generi di spettacolo; Ines Morigi Berti, mosaicista pittrice, è stata un’artista di grande e raffinato talento, restauratrice, insegnante amata da tante generazioni di studenti; Giovanna Bosi Maramotti, insegnante, amministratrice, politica, intellettuale, la prima donna della provincia di Ravenna eletta in Parlamento (1976), nelle liste del PCI di Enrico Berlinguer.
Un progetto di Ravenna Tourism in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense, la Casa delle Donne e Rosetta Berardi.
Si ringraziano: Opera di Religione della Diocesi di Ravenna, Istituzione MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, la BIM Biblioteca Comunale di Imola, la Pinacoteca di Brera, la Collezione dei dipinti statali di Monaco di Baviera, Andrea Maramotti e Fede Berti.