05 Settembre 2023

Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore XXV edizione – 8 > 16 settembre 2023

Dall’8 al 16 settembre 2023 Ravenna e i suoi luoghi simbolo ospitano la XXV edizione di Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore.

Il Festival Ammutinamenti è organizzato e promosso dall’Associazione Cantieri Danza con la direzione artistica di Francesca Serena Casadio, Christel Grillo e Giulia Melandri ed è realizzato in collaborazione con il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ATER Fondazione e con il sostegno di APT Servizi Emilia Romagna e del Network Anticorpi XL.

Attraverso un programma di più di 30 eventi diffusi in molteplici luoghi della quotidianità di Ravenna che abbraccia sempre più pubblici e differenti generazioni, Ammutinamenti ospita le proposte coreografiche e le performance site-specific di numerosi artiste e artisti italiani e internazionali accanto a laboratori e pratiche di movimento per adulti e bambini. Tra i luoghi di affezione e spazi della città e del territorio finora inesplorati, il Festival continua così a coltivare e sperimentare linguaggi e formati diversi e a dare spazio a spettacoli e performance di giovani autori e autrici a cui viene data la possibilità di far conoscere la propria ricerca.

FUTURA (inteso nell’accezione latina di neutro plurale) è la parola chiave per entrare in questa venticinquesima edizione, un’azione plurale che volge lo sguardo al pensiero visionario e coraggioso che ha dato vita al Festival per proiettarsi verso il tempo che ci attende e sul quale possiamo scommettere: FUTURA nasce dal desiderio di celebrare l’eredità ricevuta – nella sua complessità di patrimonio progettuale e sistema di valori – immaginandola come materia capace di metamorfizzarsi e di mutare la propria forma per perdurare e germinare in una ricorsività perpetua. Il Festival è più che mai un laboratorio in cui osservare con curiosità la produzione artistica contemporanea quale filtro per interpretare il mondo e nel quale sviluppare pratiche artistiche condivise con la cittadinanza capaci di ridurre le distanze e creare vicinanza. È un processo in divenire, stratificato e profondo, di ridefinizione della propria identità e di ricerca di un nuovo personale modo di pensare la curatela artistica. FUTURA è espressione di tutto il suo passato e, allo stesso tempo, proiezione di tutti i suoi futuri possibili.

Ideare questa venticinquesima edizione – afferma Giulia Melandri – è stata l’occasione per noi di riflettere sul tema dell’eredità e della storia, per riconoscerle quali stratificazione di esperienze, saperi, pratiche e valori che possano accompagnarci nel vivere la complessità e le contraddizioni del presente e proiettarci verso il futuro.

La scommessa è pensare ad Ammutinamenti non tanto come festival-oggetto da preservare e custodire intatto ma come materia in continua trasformazione che accolga visioni eterogenee, prospettive divergenti e lontane da quelle che conosciamo, contaminazioni e ibridazioni.

Il festival – dichiara Francesca Serena Casadio – è più che mai un laboratorio di sperimentazione di linguaggi e di formati diversi che sconfinano tra videoarte, performing art, filosofia e danza in cui si sviluppano anche pratiche artistiche condivise con la cittadinanza. Attraverso un’offerta più che mai eterogenea di attività, luoghi e orari per tutte le fasce d’età, coltiviamo il desiderio di creare sempre più curiosità e coinvolgimento,

Tutto questo si esprime – precisa Christel Grillo – anche grazie alle numerose relazioni e collaborazioni che ci hanno permesso di tracciare un programma variegato e articolato, realtà cittadine nuove e d’affezione, culturali e non solo

Con la venticinquesima edizione del Festival Ammutinamenti – afferma Fabio Sbaraglia, assessore alla cultura – Ravenna torna, anche quest’anno, a confrontarsi con i linguaggi della danza contemporanea. Un festival che, proseguendo in una positiva collaborazione con il Comune di Ravenna, si rinnova di anno in anno scommettendo sulla propria capacità aggregativa aprendosi a pubblici sempre diversi e trasversali, rilanciando e valorizzando la propria vocazione sperimentale attraverso la Vetrina della giovane danza d’autore, autentico punto di riferimento a livello nazionale per l’emersione delle generazioni più giovani di artisti.

Con uno sguardo a FUTURA il festival si apre venerdì 8 settembre (ore 15.30, ore 17 e ore 19, e in replica sabato 9 settembre, ore 11.30, ore 16.30 e ore 18.30, Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna) con Arsura di gruppo nanou, lavoro di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci sul tempo e sulla mancanza. Da sempre incuriosito dagli spazi informali, nanou trasforma il solo coreografico di e per Rhuena Bracci ponendo l’attenzione su come il corpo modifica la sua allerta se messo all’interno di uno spazio “nuovo”, su come l’azione sia capace di creare un ambiente da attraversare e percepire epidermicamente.

Gli spazi del Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna (dalle ore 16 alle 17) ospitano anche il gruppoY con Congegno emotivo, restituzione del laboratorio DEVICE con giovani e adolescenti condotto da Monica Francia.

Alle ore 18 Piazza San Francesco è il palcoscenico per lo spettacolo di grande coinvolgimento dell’artista vietnamita Tu Hoang che con il suo pluripremiato duetto Trial porta in scena una danza che combina elementi di Kung Fu e Tai Chi con le influenze più occidentali del contemporaneo e dell’hip hop urbano.

L’intensa giornata si conclude (ore 21, Artificerie Almagià) con il CollettivO CineticO che presenta URUTAU extinction party (prima regionale, in replica sabato 9 settembre), performance rituale partecipata aperta a tutti che prende vita dalle pratiche fondanti di Manifesto Cannibale di Francesca Pennini. L’Urutau (in italiano il Nittibio) è un uccello sudamericano con una genetica filosofica familiare al Manifesto Cannibale: è notturno, sta immobile tutto il giorno in posture improbabili, si mimetizza somigliando agli alberi, vede tenendo gli occhi chiusi ed è praticamente tutto bocca. A lui è dedicata questa performance: un ibrido tra un rito sacrificale e un rave party congelato.

Alle ore 22 (Artificerie Almagià – area esterna) live music con Enna Düsseldorf, duo musicale che combina i suoni della chitarra elettrica, del sassofono, del violoncello elettrico e delle voci evocando un’atmosfera ipnotica ed evocativa, introspettiva ed eterea.

Sabato 9 settembre (ore 9.30 – Giardini pubblici, Loggetta Lombardesca) il festival è mattiniero e avvolgente con Viaggio corporeo: asana e cinque vayu (respiri), pratica yoga con Rita Valbonesi, uno dei numerosi appuntamenti gratuiti del Festival.

Alle ore 10.30 (Giardini pubblici, Loggetta Lombardesca) entra in scena Silvia Gribaudi, tra le coreografe più significative e irriverenti della danza contemporanea, con A corpo libero, lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo, spettacolo dissacrante portato in spazi urbani, grido di rivolta di una donna che cerca la libertà. Un corpo che danza che occupa spazi pieni e vuoti, che si relaziona con le sue curve e le sue “parti molli”: l’imperfezione che diventa normalità, la propria fisicità come superficie di un mondo interiore. Pomeriggio ancora con la vulcanica Silvia Gribaudi, che al Centro Sociale La Quercia (dalle ore 16.30 alle 18) conduce il laboratorio di movimento rivolto a persone Over 60. In serata (ore 20.30) Silvia Gribaudi ripropone il suo spettacolo A corpo libero nei locali del Centro Sociale La Quercia.

Alle ore 22 (Artificerie Almagià – area esterna) il coreografo e danzatore Bassam Abou Diab presenta il suo lavoro dal titolo Eternal, performance che solleva interrogativi sul ruolo del corpo nell’affrontare i dispotici regimi politici nei paesi arabi, un corpo che si trasforma nel tempo acquisendo delle tecniche e un vocabolario che gli conferiscono un potere soprannaturale per aiutarlo a resistere e sopravvivere.

Domenica 10 settembre (dalle ore 10 alle ore 19) la corte esterna delle Artificerie Almagià sarà animata dal mercatino Garage Sale, punto di riferimento per lo shopping consapevole. Garage Sale è un cantiere creativo, un market etico dal sapore europeo che promuove il consumo responsabile con produzioni artigianali e indipendenti, abiti e oggetti vintage e di seconda mano, musica e fotografia.

La domenica mattina (ore 10.30 – Giardino Il Deserto Rosso) è anche il momento per lo Yoga family con Federica Samorì, pratica pensata per adulti, bambini e bambine insieme, per poi diventare esperti botanici (ore 11.30 – Giardino Il Deserto Rosso) con Esperire il verde – Viaggio nel mondo delle erbe spontanee a cura di Ortisti di Strada, passeggiata esperienziale che permette di scoprire la flora spontanea del luogo dal punto di vista botanico, terapico e alimentare.

Nel pomeriggio (ore 16.30 e ore 18.30) il Centro Commerciale ESP è il luogo che accoglie L’incontro di Lia Claudia Latini e Giovanni Leonarduzzi – Compagnia Bellanda, spettacolo che indaga le complesse dinamiche relazionali.

Alle ore 17 Ammutinamenti regala al pubblico la danza di Nicola Galli, tra i coreografi più significativi nel panorama della danza contemporanea, con Sull’orizzonte, site-specific che pone in dialogo coreografia e natura creato appositamente per la splendida cornice della Penisola di Boscoforte, nel cuore delle Valli di Comacchio, un antico cordone dunoso formatosi in epoca etrusca grazie agli elementi della natura di queste zone come l’acqua, la sabbia e il vento. Un invito al cammino tra le luci e i suoni dell’oasi per scorgere un corpo che si mimetizza e danza leggero tra la sabbia, le acque, il selvatico e il vento, fino ad assottigliare i confini che da sempre separano l’umano e il naturale. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con Trail Romagna nell’ambito di itineRA.

Alle ore 17.30 (Artificerie Almagià – area esterna) va in scena NeverStopScrollingBaby del collettivo italo-belga VITAMINA. Il lavoro è un flusso continuo di informazioni, un gioco di accelerazione e impulsi ormonali. Con il suo primo progetto, VITAMINA esplora le dinamiche che governano la nostra realtà iperconnessa e superfluida, una realtà costantemente alla ricerca del sensazionale, dell’esilarante e del rivoluzionario. Ne risulta un solo di danza come lotta fisica incessante, un tentativo di manipolazione e perturbazione dei nostri desideri ed aspettative.

Lunedì 11 settembre altra giornata ricca di eventi. Si inizia (ore 14 – Palestra Scuola “M. Montanari”) con Invito alla danza, masterclass del coreografo Adriano Bolognino con le scuole di danza del territorio ravennate, per proseguire alle ore 16.30 (Parco Mani Fiorite) con il coreografo Nicola Galli e la sua performance-laboratorio per bambini dal titolo POP, gioco di esplorazione del movimento e delle possibilità motorie del corpo condiviso con il pubblico dell’infanzia (dai 5 anni).

Alle ore 17.30 la Compagnia Ertza è in Piazza San Francesco con Otempodiz di Asier Zabaleta, lavoro sul concetto del tempo e su come la sua concezione sia inevitabilmente definita dalla zona del mondo di provenienza. La ricerca della Compagnia Ertza si interroga sulle contraddizioni umane e sociali e invita il pubblico, in modo ludico e armonioso, a riflettere su temi caldi di attualità e ad assumere una posizione attiva di fronte a ciò che si vede.
La Fondazione Sabe per l’arte accoglie invece (ore 18.30) Come neve del talentuoso Adriano Bolognino (premio Danza&Danza 2022 come coreografo emergente), spettacolo selezionato dal gruppo di Visionari di Ravenna che, come una nevicata improvvisa, pervade lo spazio di corpi in movimento nel tentativo di fermare il tempo davanti a una serena contemplazione.
A chiudere la quarta giornata di Festival, la proiezione del film La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Carlo Sini (ore 19 – Fondazione Sabe per l’arte), regia di Clemente Tafuri e David Beronio-Teatro Akropolis, con Carlo Sini e Florinda Cambria. L’incontro con uno dei filosofi più importanti del nostro tempo ci invita a ripensare il rapporto della filosofia con la scrittura, l’agire politico e le arti. La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro è un ciclo di film-documentari – restituiti al pubblico in forma di conferenza-spettacolo – dedicati a protagonisti dell’arte e della cultura che nel loro lavoro hanno messo in crisi il sistema delle distinzioni specialistiche delle varie discipline: le arti per la scena, la filosofia, l’idea stessa di performatività si rivelano così per quello che sono, una serie di rappresentazioni che interrogano senza compromessi il presente.

Dal 14 al 16 settembre va in scena la Vetrina della giovane danza d’autore, una tre giorni dedicata ai giovani coreografi e coreografe provenienti da tutta Italia selezionati tramite un bando nazionale dai partner del Network Anticorpi XL, rete italiana dedicata alla promozione della giovane danza d’autore. I selezionati di questa edizione sono: Chiara Ameglio, Michele Ifigenia Colturi, Martina Gambardella, Roberta Maimone, Stefania Menestrina e Sofia Galvan, Camilla Montesi, Massimo Monticelli, Vittorio Pagani, Pablo Ezequiel Rizzo, Pierandrea Rosato, Francesca Santamaria, Michele Scappa, Danilo Smedile, Roberto Tedesco, Emma Zani – Roberto Doveri/YoY Performing Arts. I giovani artisti sono stati inoltre coinvolti, da giugno a settembre, in un percorso di accompagnamento che si è sviluppato attraverso un ciclo di incontri online durante i quali professionisti e professioniste del settore hanno condiviso con loro strumenti e nozioni utili a orientarsi e districarsi tra gli aspetti amministrativi, organizzativo-gestionali e tecnici della produzione e della circuitazione. Un tempo e uno spazio a loro dedicato per affrontare al meglio la partecipazione alla Vetrina e che possa nutrire il loro percorso autoriale futuro.

Non solo spettacoli, performance e laboratori: durante le giornate di Festival trovano spazio anche diversi progetti formativi come Training Days, percorso rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni che desiderano vivere un’esperienza nell’ambito dello spettacolo dal vivo, scoprire il dietro le quinte di un festival dall’esperienza pluriennale e acquisire le competenze necessarie in alcuni dei diversi ambiti che lo caratterizzano, e Nuove Traiettorie, azione formativa del Network Anticorpi XL che porta a Ravenna un gruppo di giovani autori e autrici per la prima tappa di lavoro in presenza che si sviluppa attraverso un calendario di lezioni dal 13 al 17 settembre.
Questa edizione di Ammutinamenti accoglie inoltre alcuni incontri formativi di supportER, azione della Rete Anticorpi Emilia-Romagna che oltre a mettere in palio quattro borse di ricerca del valore di 2500€ ciascuna, offre a ventiquattro giovani artisti e artiste del territorio regionale una formazione tra la primavera 2023 e l’autunno 2024.

Info:

www.cantieridanza.it/festivalammutinamenti

info@festivalammutinamenti.org – 320 9552632

Facebook: Festival Ammutinamenti – Cantieri Danza

Instagram: ammutinamentifestival – cantieridanza

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