Anche a Ravenna ci sarà la Casa delle Tecnologie Emergenti, grazie a un’alleanza con il Comune di Bologna, capofila del progetto Casa delle Tecnologie Emergenti Comune di Bologna (CTE CoBO), classificatosi al primo posto del bando promosso alla fine dello scorso anno dal ministero dello Sviluppo economico (oggi ministero delle Imprese e del made in Italy) che riguarda appunto l’avvio di Case delle tecnologie. Si tratta di centri di trasferimento tecnologico che hanno in particolare l’obiettivo di supportare progetti di ricerca e sperimentazione, sostenere la creazione di startup, favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese. Il contributo ottenuto per la realizzazione dell’intero progetto ammonta a oltre 13 milioni e 700mila euro, su un totale di quasi 20 milioni di budget complessivo del progetto. Nella seduta di ieri la giunta ha approvato l’accordo di collaborazione tra i soggetti coinvolti.
Nel territorio ravennate, oltre al Comune, è partner del progetto l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale, e due saranno gli spazi della Casa delle Tecnologie Emergenti. A Marina di Ravenna, nel Centro di Ricerche Ambiente, Energia e Mare, si istallerà SSAIL (Sicurezza, Sensoristica e Automazione per l’innovazione della Logistica e del Lavoro) arricchendo il Centro di nuove competenze e progettualità grazie anche all’arrivo dei laboratori dell’Università di Bologna che si occuperanno di ricerca e sviluppo per la sicurezza sul lavoro; allo stesso tempo il progetto permetterà di rafforzare le attività dell’incubatore per le imprese che il Comune di Ravenna sta realizzando, e che verrà avviato tra pochi mesi. All’Autorità Portuale invece sarà sviluppato un progetto specifico di ricerca e sviluppo a servizio del porto e della città.
“Abbiamo partecipato a questo progetto con grande convinzione – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora allo Sviluppo economico Annagiulia Randi – e siamo molto orgogliosi e soddisfatti di un risultato che favorirà il rafforzamento dell’asse Ravenna/Bologna, un asse logistico di estrema rilevanza, attraverso un centro diffuso su un territorio molto vasto, che comprende il Comune e la Città Metropolitana di Bologna fino alla nostra Ravenna, dove in particolare le attività si concentreranno su ricerca e sviluppo per la sicurezza sul lavoro. Il progetto riunisce un ampio, solido e competente partenariato che include enti locali, Università e centri di ricerca e di competenza, provider tecnologici e imprese specializzate per stimolare, supportare e promuovere ricerca e sviluppo e servizi legati alle nuove tecnologie; grazie alla sua realizzazione potremo ulteriormente supportare i percorsi di innovazione per imprese e pmi”.
Oltre che con il Comune di Ravenna e con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale, il progetto è stato identificato e definito dal Comune di Bologna in stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna e con il forte supporto tecnico di Birex, Big data & research excellence il competence center di Bologna. Il progetto è stato presentato in partnership anche con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Cineca, CNIT – WiLab , Gellify, G-Factor, TIM, Almacube, Creative Hub Bologna, ART-ER S. cons. P.A., Search On Media Group srl, START 4.0.