Col convegno del 19 giugno scorso tenutosi a Dubrovnik, i partner del progetto Techera, di cui fa parte anche il Comune di Ravenna, hanno presentato le attività svolte da aprile 2022 a giugno 2023 e i risultati ottenuti. Finanziato dal programma di cooperazione Interreg Italia-Croazia con un budget totale di 600.000 euro, il progetto ha implementato approcci innovativi sviluppati attraverso precedenti progetti per lo sviluppo di un’economia marittima sostenibile nel Mar Adriatico (https://programming14-20.italy-croatia.eu/web/techera).
Oltre ai partner, alla conferenza hanno partecipato rappresentanti della Camera di Commercio Croata, FLAG Costa dei Trabocchi, LegaCoop Agroalimentare Emilia-Romagna, Arpa Veneto, Politecnico Università delle Marche, Università di Dubrovnik, FLAG Chioggia e Delta del Po, Università di Zara ed imprenditori del mondo della pesca e acquacoltura.
Principali elementi di riflessione del convegno sono stati l’importanza dell’analisi e l’utilizzo di dati scientifici attraverso nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile di competenze, carriere e imprenditoria nella Blue Economy.
ll progetto è stato coordinato dall’Università di Bologna in partenariato con AMAP Marche (Agenzia per l’innovazione nel settore Agroalimentare e della Pesca), Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Comune di Ravenna, Veneto Agricoltura (Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario), Contea di Zara, Ministero dell’Agricoltura Croato e Associazione Internazionale Euroregione Adriatico Ionica.
Nell’ambito del progetto, tra le altre cose, va ricordata la partecipazione a Sealogy – Salone Europeo della Blue Economy con un workshop di co-progettazione per favorire lo sviluppo sostenibile di pesca e acquacoltura, la realizzazione di seminari in scuole e università italiane e croate, la pubblicazione di articoli in riviste scientifiche, l’implementazione di un gioco virtuale per l’educazione alla sostenibilità in mare (https://fishnships.it/), visite studio e promozione di strumenti e tecnologie per l’esplorazione virtuale e lo studio del Mar Adriatico insieme all’elaborazione di linee guida per le scelte strategiche delle politiche di sostegno all’economia blu.
Sempre nell’ambito del progetto, mercoledì 7 giugno si è svolto a Trieste un incontro organizzato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Applicata OGS dal tema “Visori e realtà virtuale per raccontare il mare”. L’evento, realizzato nell’ambito del Festival dell’Oceano MareDireFare, è stato un’occasione importante per riflettere sui temi della conservazione e del futuro delle risorse marine.
Nel corso dell’appuntamento sono state presentate numerose tecnologie innovative per il monitoraggio ambientale marino e per la realizzazione di esplorazioni virtuali, tutte sviluppate e testate nell’ambito di precedenti progetti Interreg Italia-Croazia e capitalizzati dal progetto TECHERA. I partecipanti all’evento hanno potuto esplorare in prima persona aree protette marine, relitti, reef artificiali come la piattaforma del Paguro sommersa al largo delle coste di Ravenna e naturali come le sporgenze rocciose delle Trezze, veri e propri hot-spot di biodiversità, attraverso la realtà virtuale e l’uso di visori 3D sviluppati nell’ambito dei progetti citati.
Tutti i dati raccolti dai precedenti progetti sono stati uniformati e processati con strumenti digitali allo scopo di supportare la gestione sostenibile dello spazio marittimo e la protezione delle risorse marine. L’Università di Bologna ha presentato i risultati dei monitoraggi realizzati nell’ambito dell’Area Protetta Marina di Miramare grazie al drone subacqueo Blucy, realizzato all’interno del progetto Sushidrop per la mappatura degli ecosistemi marini in maniera non invasiva.
I tecnici OGS insieme ai referenti dell’azienda informatica Inkode hanno mostrato una piattaforma per la gestione dell’allevamento ittico utilizzando un approccio ecosistemico realizzato grazie al progetto Fairsea e integrato con dati aggiuntivi raccolti e analizzati rispettivamente dai progetti Prizefish, Sushidrop e Adrireef, quest’ultimo gestito dal Comune di Ravenna in qualità di lead partner.
Il tutto nell’ottica di creare una condivisione di conoscenze e di proporre una nuova prospettiva nelle pratiche di gestione del Mar Adriatico.