Nella sede del palazzo della Provincia si è svolto oggi un primo incontro conoscitivo e operativo tra il commissario alla ricostruzione post alluvione generale Francesco Paolo Figliuolo e una vastissima rappresentanza istituzionale, economica e sociale del territorio provinciale.
Nel corso dell’incontro Figliuolo – al tavolo con il prefetto Castrese De Rosa, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo e il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale – ha ascoltato con grande attenzione, da parte dei sindaci, dei vertici della Camera di commercio, dei Consorzi di bonifica e di una rappresentanza degli ordini professionali, interventi che hanno messo al centro sia le questioni da affrontare con la massima urgenza, sia l’impegno a continuare a fare ciascuno la propria parte per l’intera comunità provinciale, così come avvenuto durante le alluvioni.
Tra i temi posti all’attenzione del commissario: l’auspicio che ci sia una struttura commissariale in Romagna e che comunque la ricostruzione venga gestita in strettissima relazione con i territori; le numerose situazioni di emergenza abitativa, da risolvere prima dell’autunno; lo smaltimento dei rifiuti, in particolare attualmente quelli legati ai fanghi; la necessità di far ripartire celermente le attività delle imprese artigianali e industriali e del comparto agricolo; l’attenzione a chi, pur non essendo stato coinvolto direttamente dall’alluvione, ne subisce ora in parte le conseguenze trovandosi toccato dalle aree di cantiere; i problemi alla rete viaria e infrastrutturale; la necessità di personale tecnico e amministrativo per affrontare l’enorme mole di lavori da realizzare; la riapertura in sicurezza di tutte le scuole in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico; l’esigenza di evitare l’isolamento dei piccoli centri e di intraprendere azioni significative contro il dissesto idrogeologico; ripristinare la rete dei canali consortili.
L’esito della riunione è stato sintetizzato alla stampa, nell’ordine, dal sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, dalla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Irene Priolo e dallo stesso commissario Figliuolo.
“È stato un incontro positivo e concreto – dichiara il sindaco e presidente della Provincia Michele de Pascale – durante il quale ci siamo sentiti molto rassicurati dalle parole del commissario Figliuolo su tre temi per noi fondamentali. Abbiamo riportato al generale Figliuolo quanto emerso durante le assemblee che stiamo facendo in questi giorni con le centinaia di cittadini e cittadine colpiti dall’alluvione. A cominciare dalla richiesta di procedure celeri e trasparenti per gli indennizzi, che per noi sono la priorità assoluta: abbiamo bisogno di ricevere subito le risorse da poter distribuire alle famiglie, alle imprese e al mondo agricolo. Dobbiamo costruire procedure veloci, per le quali ci è stata data anche la disponibilità degli Ordini professionali a collaborare per definire moduli e perizie agevoli, tutto all’insegna della trasparenza naturalmente, perché serve la certezza che le risorse vadano a chi veramente ha avuto danni. Il secondo aspetto, che ci vede condividere appieno il metodo del commissario, basato sul lavoro di squadra e la valorizzazione degli enti locali, in particolare dei Comuni, soprattutto i più piccoli, maggiormente in difficoltà, è stata quella di dare massima continuità e celerità alle opere che stiamo facendo in somma urgenza di messa in sicurezza del territorio, siano queste le strade di collina, gli argini o le fogne delle città, così da poter procedere celermente con le attività di ripristino. Nessun opera si deve fermare per carenza di risorse, le prime sono state stanziate e il nostro schema di lavoro ci vedrà definire insieme le coperture finanziare man mano che le cose andranno avanti. Infine, il terzo punto, per noi molto importante, è l’obiettivo di creare al più presto un team di lavoro con le migliori capacità e competenze del Paese, in relazione con le zone colpite, per realizzare un piano complessivo in grado di aumentare la sicurezza del territorio, per poterlo ricostruire meglio e in modo molto più sicuro di come era prima”.