Dopo il grande successo del primo anno dello spettacolo Mantiq At-Tayr – Il Verbo degli Uccelli, torna, per il secondo anno, il progetto de Il Grande Teatro di Lido Adriano, realizzato in co-produzione CISIM|LODC e Ravenna Festival, con la collaborazione con Ravenna Teatro / Albe e del Comune di Ravenna.
Il Grande Teatro di Lido Adriano è nato da riflessioni e scambi tra un gruppo di artisti e operatori di Ravenna, legati alla periferia della città, del lido più popoloso e cosmopolita della riviera.
“Il CISIM – spiega l’assessore alla Cultura e Politiche giovanili Fabio Sbaraglia – si conferma una delle esperienze di comunità più significative sul nostro territorio. Un esempio straordinario di costruzione di partecipazione attiva che, attraverso progettualità culturali importanti come questa del Grande Teatro di Lido Adriano, genera appartenenza e condivisione al grado più profondo. La grande metafora del mosaico trova qui massima espressione nell’intreccio di esperienze, portati culturali, provenienze ed età così diverse tra loro. Dopo il grande successo di Mantiq At-Tayr, il percorso prosegue con nuovi stimoli e nuove visioni che arricchiranno non solo i tanti partecipanti al progetto, ma l’intero territorio”.
Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna Festival, descrive il progetto come “una necessità, un progetto che rende il lavoro in campo culturale alleggerito dalla bellezza del fare, dalle comunità attive alle comunità produttive, e Il Grande Teatro di Lido Adriano racchiude tutto questo al suo interno”.
Il progetto nasce dall’osservazione della comunità di artisti, frequentatori di laboratori, spettatori, operatori culturali che in questi anni si è consolidata attorno alle attività del Centro Culturale CISIM e alle proposte gestite dalla cooperativa Librazione in questo territorio. Il progetto, che prevede l’avvio di sette laboratori da gennaio 2024, vedrà due tappe di avvicinamento nel mese di dicembre, per raccontare alla comunità il lavoro che si andrà a costruire.
“Il CISIM ha una responsabilità di lavoro culturale per promuovere il modello di convivenza tra culture e diversità” afferma la madrina del progetto Ouidad Bakkali – “e lo sta portando avanti con questo progetto”.
I laboratori, da gennaio, saranno tutti gratuiti e così suddivisi:
- Lunedì rap, dagli 8 ai 12 anni dalle 16.45 alle 17.45 | dai 13 anni in su dalle 18.00 alle 20.00
- Martedì i laboratori di teatro:
teatro per bambini (5-12 anni) dalle 16.30 alle 18.00 | teatro per adolescenti (13-17 anni) dalle 18.00 alle 19.30 | teatro serale (dai 18 anni in su e famiglie) dalle 19.30 alle 21.00
- Mercoledì 18.00-20.00 musica d’insieme e voce e canto;
- Giovedì Danza Hip Hop dai 6 ai 12 anni 16.45-18.00, dai 13 anni in su 18.15-19.00
Saranno poi avviati un laboratorio di cucito e sartoria, realizzato in collaborazione con Librazione e un percorso per volontari e volontarie che vorranno lavorare “dietro alle quinte” durante le repliche dello spettacolo.
Il 13 dicembre e il 19 dicembre, alle 18.30, al CISIM, sarà raccontato, dal gruppo organizzativo, il nuovo lavoro tratto da Panchatantra, o le mirabolanti avventure di Kalila e Dimna, in quell’occasione sarà possibile iscriversi ai laboratori che avranno inizio nel 2024.
Il testo, composto in sanscrito nel III secolo A.C., sotto il titolo Panchatantra e tradotto in seguito in arabo col titolo Kalila wa-Dimna (Kalila e Dimna), è una raccolta di favole orientali di origine indiana. Opera sapienziale destinata ad insegnare ai re e ai governanti i principi del buon governo.
Kalila e Dimna sono due sciacalli che vivono alla corte del leone, re del paese. Se Kalila è soddisfatta della sua condizione, Dimna aspira invece agli onori, qualunque sia il mezzo per conseguirli. Ciascuno dei due giustifica la propria posizione collegando tra loro aneddoti, che hanno come protagonisti uomini e animali, e veicolano precetti etici e morali. Le storie mirano anche a regolare la buona condotta dell’individuo a livello personale, familiare e civile.
Come l’anno scorso, ad animare questa iniziativa, ci saranno: Luigi Dadina, Alessandra Carini, Francesco Giampaoli, Tahar Lamri, Lanfranco Vicari, Nicola Montalbini, Massimiliano Benini, Federica Savorelli.
Da quest’anno il GTDLA sarà arricchito dalla collaborazione della giovane compagni ravennate Spazio A.
La direzione organizzativa del progetto è di Federica Francesca Vicari.
Il Coro del Grande Teatro di Lido Adriano sarà composto da persone di tutte le età, attori, cantanti, musicisti e danzatori.
Il progetto vedrà la collaborazione di tanti soggetti, tra cui: il progetto artistico Equidistanze, le cooperative sociali Teranga e CIDAS, Festival delle Culture; Accademia di Belle Arti di Ravenna; creando una rete sempre più fitta di realtà operanti sul territorio della Provincia di Ravenna, collegando la città di Ravenna, il mare e il forese.