Nella giornata di ieri, giovedì 19 settembre, il sindaco Michele de Pascale, insieme al dirigente della Protezione civile del Comune di Ravenna Stefano Ravaioli, ha effettuato un sopralluogo nelle zone interessate dalla tracimazione del fiume Lamone a Santerno.
Sul posto era presente anche la ditta incaricata dall’Agenzia regionale di Protezione civile ad effettuare la ricostruzione e la risagomatura del rilevato arginale, parzialmente demolito dalla tracimazione del fiume. I lavori di ripristino dell’argine, che consistono nella posa di massi e terreno di ricoprimento, sono già in corso e termineranno quanto prima.
Analogo sopralluogo è stato effettuato nella zona di Conventello, dove stanno lentamente defluendo le acque provenienti dalla rotta arginale del Lamone a Traversara le cui acque si riversano nei canali fosso Vetro e fosso Vecchio, dove per il momento non si registrano criticità.
“L’attenzione è ancora molto alta – dichiara il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale -. Come Comune e come Provincia di Ravenna stiamo continuando a tenere monitorata la situazione su tutto il territorio per rilevare disagi e criticità ed intervenire tempestivamente, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutti e tutte. Abbiamo chiesto all’Agenzia regionale di Protezione civile di intervenire immediatamente nella zona in prossimità dell’abitato di Santerno, con interventi definitivi utilizzando massicciate e ogni altro materiale necessario. L’intervento rappresenta in questo momento un’assoluta priorità, per garantire fin da subito la massima sicurezza idraulica al territorio colpito. Stiamo effettuando anche un attento monitoraggio, in stretto contatto con il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, sulla situazione di fosso Vetro e fosso Vecchio nella zona di Conventello, valutando la possibilità di installare pompe ad alta capacità tra il comune di Ravenna e il comune di Bagnacavallo per velocizzare il deflusso delle acque. I sopralluoghi proseguiranno anche nella giornata di oggi nelle zone più colpite dal maltempo”.