L’intervento del sindaco di Ravenna Michele de Pascale in occasione della presentazione del progetto dell’associazione “Insieme a te”, la Spiaggia dei valori, struttura polivalente e attrezzata per persone con disabilità sulla spiaggia di Punta Marina Terme. La nuova struttura rientra nel progetto “In Emilia-Romagna c’è una vacanza per me”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie ad uno stanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per le disabilità sul Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità. Il Comune di Ravenna è partner del progetto assieme agli altri Comuni della costa emiliano-romagnola, a CERPA Italia Onlus e ad APT Servizi s.r.l.
“Dietro a questo progetto c’è il riconoscimento di un diritto fondamentale, il diritto a poter vivere ore allegre e spensierate godendo di un bene di tutti e tutte: il nostro litorale, la nostra spiaggia e il nostro mare. Si tratta di un servizio che è nato nel nostro territorio e che è presente in pochissimi luoghi d’Italia, a tutt’oggi precluso a tantissimi e tantissime che vivono condizioni di disabilità. Siamo partiti dal riconoscimento del valore sociale del tempo che passiamo insieme ai nostri affetti e dell’amore innato nel nostro Paese per il mare e per le emozioni che ci trasmette. Questo non è un diritto minore ma è un diritto al pari di tutti gli altri che ci ha insegnato cosa significhi il valore della forza e della solidarietà, sia per chi la riceve che per chi la dà.
La seconda lezione che ci ha trasmesso questa esperienza è che cosa sia la forza: la più alta espressione della forza è quando dalle prove difficili che la vita ci pone noi creiamo bene e valore per gli altri. Dal dolore di una famiglia è nato bene per migliaia di persone, persone che sono passate o che hanno prestato servizio in questa spiaggia.
La terza lezione è legata al concetto di sussidiarietà. Nessuna delle istituzioni presenti sarebbe stata mai capace di realizzare un progetto come questo perché questa esperienza nasce dalla vita vera, dal cuore di chi ha vissuto esperienze, dalla passione. Si è lavorato con forza e solidarietà e il ruolo delle istituzioni è stato quello di cercare di creare meno intoppi possibili alla forza travolgente delle persone e della comunità.
Con un pizzico di orgoglio questa esperienza ci mostra infine cosa significhi fare le cose ‘alla romagnola’, ossia farle con cuore, professionalità e farle insieme, superando qualsiasi differenza”.