30 Agosto 2024

Scuola, presentazione del nuovo Paft “Coltivare il benessere fa bene all’educazione” con un omaggio al maestro Alberto Manzi in occasione del centenario della nascita

In occasione della presentazione del nuovo Paft, Piano arricchimento formativo del territorio 2024/25, mercoledì 4 settembre dalle 14,30 nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense in via Baccarini 3 a Ravenna, l’assessorato Scuola e politiche giovanili del Comune di Ravenna organizza il seminario: “Coltivare il benessere fa bene all’educazione”.

Il Paft raccoglie le proposte per la qualificazione scolastica progettate da Servizi e Uffici comunali, Provincia di Ravenna, Ausl, Università, musei, altri enti e istituzioni, enti del terzo settore. Le proposte, divise per ambiti di interesse (educazione civica, scienze e tecnica, arte e lettura, formazione) hanno come destinatari bambine e bambini, ragazze e ragazzi e docenti di nido d’infanzia, scuola dell’infanzia, scuola primaria fino alle scuole secondarie di 1° e 2° grado, nell’ottica di una continuità verticale e orizzontale che abbraccia per intero il ciclo di istruzione.

Alle 14,30 ci sarà l’apertura dei lavori con visita ai punti informativi nel chiostro della biblioteca e ritiro dei volumi del Paft 2024/25 e dei materiali esplicativi delle proposte che vi sono contenute. Alle 15 la registrazione dei partecipanti al seminario che inizierà alle 15,30 con il seguente programma: i saluti dell’assessore alla Scuola Fabio Sbaraglia e della dirigente dell’Area infanzia, istruzione e giovani, Laura Rossi; l’intervento di Roberto Farnè, professore a contratto del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell’Università di Bologna e collaboratore attivo del Centro Alberto Manzi di Bologna che farà un approfondimento sulla sua figura; l’intervento di Francesca Agostini docente di Psicopatologia dello sviluppo del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna; in conclusione l’intervento a più voci delle bibliotecarie della Classense sull’azione benefica che ha la lettura in tutte le sue forme ed espressioni.

L’iniziativa si rivolge a dirigenti scolastici, a insegnanti di ogni ordine e grado, educatori ed educatrici, che possono trovare nel Paft proposte per un arricchimento della progettualità didattica, ma anche a genitori, cittadini e cittadine interessati.

Il benessere delle giovani generazioni è l’obiettivo che, a diversi livelli, istituzioni pubbliche, società civile e agenzie educative sempre più perseguono nelle agende nazionali e internazionali che si occupano di sviluppo sociale sostenibile

Il benessere a scuola è, in particolare, argomento di massima importanza. Un ambiente scolastico propositivo e inclusivo può influenzare positivamente l’apprendimento e la crescita personale di ragazze e ragazzi. Questo avviene coinvolgendo diversi aspetti: dal supporto emotivo alla salute fisica, dall’inclusione sociale alla collaborazione tra studenti e studentesse e tra loro e gli insegnanti. Promuovere il benessere in un ambiente educativo significa creare un contesto in cui ogni studente e ogni studentessa si sentano valorizzati e sicuri di esprimere proprie opinioni e sentimenti.

Anche di questo si occupò Alberto Manzi, pedagogista e insegnante, icona dell’educazione italiana di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Conosciuto soprattutto per il suo impegno nella diffusione dell’istruzione e per la sua trasmissione televisiva (dal 1960 al 1968) “Non è mai troppo tardi”, Manzi ha dedicato la sua vita a promuovere un’educazione inclusiva e a combattere l’analfabetismo. La sua filosofia pedagogica si basa sull’idea che la scuola debba essere un luogo di apprendimento significativo e accessibile a tutti e tutte, in cui il benessere degli studenti e delle studentesse è al centro del processo educativo.

Manzi ha sempre creduto che il processo educativo dovesse ambire non solo a trasmettere conoscenze, ma anche a promuovere lo sviluppo della persona e il suo rapporto con gli altri.

Promuovere il benessere in ambito scolastico significa anche raccogliere l’eredità di educatori come Manzi, che hanno lavorato per creare ambienti di apprendimento accoglienti e motivanti, capaci di valorizzare ogni studente nella sua unicità.

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