Il Consiglio Territoriale e la Commissione Scuola e Cultura dell’Area Ravenna Sud, fin dal loro insediamento attenti alle esigenze del forese in termini di servizio scolastico, si sono immediatamente attivati riguardo alle questioni recentemente emerse sul territorio. E’ stato motivo di preoccupazione, nei giorni scorsi, il fatto che, in vista del prossimo anno scolastico, le scuole di Borgo Montone e di Madonna dell’Albero potessero rimanere senza classi prime elementari, non essendo stato raggiunto il numero minimo, fissato da norme statali, di 15 studenti iscritti alla chiusura delle iscrizioni. Per quanto riguarda Madonna dell’Albero (tempo scuola da 28 a 30 settimanali) si sono registrate, per l’anno scolastico in corso (2020/21), 20 iscrizioni a fronte di 31 obbligati, mentre per l’a.s. 2021/22, invece, i residenti obbligati risultavano 22 e al termine delle iscrizioni solo 7 sono stati iscritti alla “Grande Albero”, altri 5 si sono iscritti a S.P. in Vincoli e i restanti a tempo pieno alla Muratori. Nel caso di Borgo Montone (tempo scuola 29 ore settimanali), gli obbligati alla classe prima dell’a.s. 2020/21 erano 21 e gli iscritti sono stati 11; per l’a.s. 2021/22 i residenti obbligati risultavano 26 e gli iscritti al termine delle iscrizioni solo 3, in quanto 14 risultavano iscritti alla Randi a tempo pieno, 7 in altri istituti e 3 mancanti all’appello. Attraverso la collaborazione dell’amministrazione comunale e dell’ufficio scolastico, il dirigente scolastico è riuscito a ricondurre 11 iscritti alla Muratori al tempo pieno su Borgo Montone, per la quale è stata chiesta una prima classe a tempo pieno da 14 iscritti (3 alunni di Borgo Montone restano alla Randi a tempo pieno poichè hanno dei fratelli che frequentano già la Randi stessa). E’ presumibile pertanto che il flusso di iscrizione in uscita dai plessi di stradario sia imputabile alla maggior richiesta del tempo pieno rispetto a quello ordinario. Consiglio Territoriale e Commissione Cultura, consapevoli che le competenze sugli organici appartengono al Ministero dell’Istruzione, confidano che, in chiave futura, si possa trovare una soluzione adeguata e consona per tutte le scuole del forese, con la collaborazione dell’amministrazione comunale e delle famiglie coinvolte. I plessi scolastici e i relativi servizi educativi nei piccoli centri di periferia, infatti, risultano d’importanza fondamentale, dunque da tutelare e valorizzare nell’interesse delle varie comunità territoriali.
23 Febbraio 2021