Nella seduta di martedì 7 novembre (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Piano urbanistico attuativo ambito pf04 sud Pua in variante al 2° Poc – approvazione località: Ravenna viale Europa. Ditta: Alma Petroli srl”” presentato da Federica Del Conte con 17 voti favorevoli (Pd, Pri, Lista de Pascale), 8 contrari (Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Fratelli d’Italia, Viva Ravenna, Lega Salvini premier, Movimento 5 Stelle) e 3 astenuti (Ravenna Coraggiosa e Gruppo Misto). Si tratta di un’area di 7 ettari, delimitata ad ovest dallo Scolo Lama, a nord dalla via Canale Molinetto e a est e sud-est dal viale Europa, sulla quale sarà realizzato un polo funzionale che prevede le destinazioni direzionale, commerciale, pubblici esercizi, usi sociosanitari e sportivi, ma anche molto verde e percorsi ciclopedonali, che andrà a completare l’area antistante il Pala De Andrè e il costruendo palazzetto dello sport. La variante al progetto, già approvato in Consiglio comunale, prevede elementi di sostenibilità ambientale: utilizzo di tecniche innovative, piazze allagabili, giardini della pioggia, utilizzo di materiali innovativi e sostenibili e verrà ceduta una fascia di cintura verde, non prevista all’interno del perimetro del comparto, rinunciando ai diritti edificatori.
Sono intervenuti nel dibattito: Giancarlo Schiano (Movimento 5 Stelle), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Renald Haxhibeku (Pd), Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forese e lidi), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare), Cinzia Valbonesi (Pd), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega Salvini premier), Luca Cortesi (Ravenna Coraggiosa), Chiara Francesconi (Gruppo misto), Andrea Vasi (Pri).
Il gruppo Movimento 5 Stelle ha annunciato il voto contrario per l’eccessiva cementificazione del territorio ravennate a fronte del cambiamento climatico in corso e per il quale occorre cambiare, con coraggio, la visione del futuro.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha sottolineato l’importanza di riflette, dopo l’alluvione, sulla effettiva necessità di una nuova lottizzazione considerando che la popolazione non è in crescita e che il territorio è selvaggiamente cementificato come da dati Ispra.
Il gruppo Pd ha evidenziato che Ravenna non ha la maglia nera per la cementificazione e che la variante riguarda un’area edificabile che verrà realizzata con accorgimenti sostenibili e che prevede una via parallela alla Canale Molinetto che sarà molto utile.
Il gruppo La Pigna-Città-Forese e lidi ha sottolineato che il progetto non è stato modificato dopo l’alluvione, alla quale ha concorso la cementificazione, e ha fatto notare la fragilità della maggioranza visto che il consigliere del M5s voterà contro e l’assessore del M5s ha votato a favore.
Il gruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna ha evidenziato che la coerenza tra le dichiarazioni post alluvione e i progetti presentati vorrebbe che si rinunciasse a cementificare rimborsando i diritti acquisiti dei proprietari, altrimenti non si è credibili.
Il gruppo Lista per Ravenna-Polo civico popolare ha ricordato, tramite le parole di un ex amministratore, che un tempo si modificavano le decisioni in base alle esigenze della comunità e alle mutate condizioni ambientali e che basterebbe votare contro perché non si è obbligati a procedere nel progetto.
Il gruppo Lega Salvini premier ha affermato che non ci sono coraggio, coerenza e credibilità da parte della maggioranza che, pur di fronte ai cambiamenti climatici dovuti all’antropizzazione, non decide di cambiare idea e votare contro questo progetto.
Il gruppo Ravenna Coraggiosa ha evidenziato che a seguito degli eventi alluvionali le perplessità e le criticità sul progetto, fatte notare anche al momento dell’adozione, rimangono e l’astensione rappresenta la diversità di pensiero nell’ambito della maggioranza.
Il gruppo Misto, annunciando il voto di astensione per alcune perplessità sulla urbanizzazione di un’area a rischio anche durante l’alluvione, ha rivendicano l’autonomia di pensiero nell’ambito di una dialettica democratica all’interno della stessa maggioranza.
Il gruppo Pri ha espresso il proprio voto favorevole e rimarcato il fatto che la sfida oggi è quella di far convivere le aree antropizzate con i rischi idrogeologici pur riconoscendo i limiti della legge regionale del consumo di suolo a saldo zero.