Nella seduta del 4 maggio (per chi volesse rivederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Riconoscimento della spesa ai sensi dell’art. 194 del d.lgs. n. 267/2000 derivante da ordinanza e sentenza esecutiva – causa n. 69/2022.” con 19 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Partito repubblicano italiano, Movimento 5 Stelle) e 5 contrari (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna, Viva Ravenna, La Pigna)
Con questa delibera, presentata dall’assessora Livia Molducci, in sostituzione del vicesindaco Eugenio Fusignani, viene riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio derivante dall’ordinanza e dalla sentenza esecutiva del Tar, resa in ordine alla vertenza promossa dal Consorzio Ravenna Incoming convention & Visitors, per l’annullamento di atti amministrativi concernenti un appalto per la gestione dei servizi di informazione e accoglienza turistica di base. La somma di cui si chiede di riconoscere la legittimità di spesa è pari a 7 mila 382 euro.
Sono intervenuti nella discussione i consiglieri: Veronica Verlicchi (La Pigna), Nicola Grandi (Viva Ravenna), Renald Haxhibeku (Pd), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega Salvini premier) e Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna).
Il gruppo La Pigna ha ripercorso la vicenda, sottolineando che per il gruppo il bando in questione è stato sbagliato dall’inizio alla fine. Infine ha annunciato voto contrario.
Il gruppo Viva Ravenna chiede se sia il caso, quando si decide di ratificare una delibera come questa di entrare un minimo nella questione.
Il gruppo Pd ha annunciato voto positivo, sottolineando a margine che non era prerogativa di una commissione consiliare, come quella chiesta da parte dell’opposizione, entrare nel merito.
Per il gruppo Lega Salvini premier su questa questione è stato fatto un grosso sbaglio e bisognerebbe fare un’ammissione di responsabilità e andare avanti cercando di riparare.
Il gruppo Lista per Ravenna non crede ci sia stata malafede nel lavoro della commissione di gara, ma sicuramente sono stati compiuti degli errori, come dimostrato dalla sentenza.