Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera “Presa d’atto della deliberazione della Corte dei Conti ER 4/2024”, con 24 voti favorevoli (gruppi di maggioranza e Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier, Viva Ravenna) e due gruppi che hanno dichiarato il non voto (Lista per Ravenna Polo civico-popolare e Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna).
Sono stati presentati due emendamenti (documento al link allegato) da Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna Polo civico-popolare entrambi respinti, perché ritenuti non pertinenti dal punto di vista tecnico ad una mera “presa d’atto”, con la medesima votazione: 17 voti contrari (gruppi di maggioranza), 6 voti favorevoli (Forza Italia Ancarani per Berlusconi Primavera Ravenna, Fratelli d’Italia, Lista per Ravenna Polo civico-popolare, Viva Ravenna), 2 dichiarazioni di non voto (La Pigna città forese e lidi e Gianfilippo Nicola Rolando, capogruppo Lega Salvini premier), 1 astenuto (il consigliere Giacomo Ercolani del gruppo Lega Salvini premier).
La delibera è stata illustrata dall’assessore alle Società partecipate Giacomo Costantini che ha ripercorso gli aspetti salienti del documento inviato dalla Corte dei Conti relativo all’esame delle ricognizioni ordinarie delle partecipazioni societarie sull’ultimo quinquennio. In particolare Costantini ha evidenziato gli aspetti positivi della delibera e attinenti a un quadro complessivo di corretta gestione delle partecipazioni da parte del Comune e della sua struttura di primo riferimento costituita da Ravenna Holding. Soprattutto in ordine al contenimento dei costi di funzionamento delle società e al coordinamento attuativo anticorruzione per tutto il gruppo, che, grazie alla centralizzazione delle attività, è in grado di prevenire fenomeni di “malagestio”. Secondo l’assessore è stata, tra l’altro, pienamente riconosciuta la correttezza dei compensi degli amministratori delle società del gruppo nel rispetto della riduzione del 20% dell’ammontare dei compensi degli organi amministrativi, così come è stato specificamente vagliato dalla Corte e riconosciuto conforme alla normativa il sistema del cash pooling adottato da Ravenna Holding per gestire i flussi finanziari. E’ importante il fatto che non sia stato avanzato alcun rilievo strutturale e sulla piena detenibilità delle società del gruppo ristretto. Dei rilievi avanzati due sono sostanzialmente quelli aperti e che attengono alla detenibilità di Ravenna Holding spa della partecipazione in Acqua Ingegneria srl nonché quello del controllo pubblico per quanto riguarda Sapir Porto Intermodale spa, Start Romagna spa, Amr – Agenzia Mobilità Romagnola scs rl, Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri sca rl. Si tratta di rilievi di natura meramente formale da affrontare in chiave interpretativa: la prima fonda il controllo pubblico sulla necessità di un patto scritto tra i soci; la seconda prescinde dall’accordo scritto ritenendo sufficiente la presenza della maggioranza pubblica. L’ obiettivo dell’amministrazione è ora quello di adottare un metodo pragmatico aprendo il confronto con gli altri enti soci delle società interessate, valutando le specifiche situazioni e la loro evoluzione e affrontando gli adempimenti richiesti senza escludere pregiudizialmente il controllo. L’assessore ha infine parlato di un risultato di evidente rilievo e non del tutto scontato considerata la complessità oggettiva degli adempimenti in un quadro normativo che presenta difficoltà interpretative.
Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna Polo civico-popolare), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna), Veronica Verlicchi (La Pigna città forese e lidi), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Lorenzo Margotti (Partito democratico), Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco).
Il gruppo Lista per Ravenna Polo civico-popolare ha evidenziato le questioni di trasparenza econvenuto sulla rimediabilità dei rilievi della Corte dei Conti,dichiarando il non voto alla luce degli emendamenti respinti a suo avviso legittimi e nella piena sovranità del consiglio comunale.
Il gruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna ha parlato di “arrampicata sugli specchi” da parte della giunta ritenendo un abominio l’assenza di controllo pubblico e definendo sbagliato il sistema delle partecipate che viene difeso perchè politicamente vantaggioso.
Il gruppo La Pigna città forese e lidi ha affermato di aver sempre contestato il sistema delle partecipate e che nei rilievi effettuati dalla Corte dei Conti trova il riscontro circa la correttezza delle proprie considerazioni e contrarietà.
Il gruppo Fratelli d’Italia si è soffermato sul numero dei componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate e controllate che non possono essere superiori a cinque, chiedendo di conoscere se questo numero venga rispettato all’interno delle società rientranti nella Holding.
Il gruppo Partito democratico ha difeso il modello delle partecipate ritenendolo virtuoso e in grado di garantire servizi alla collettività, considerando come affrettate e scomposte le reazioni della minoranza che strumentalizza il normale confronto e l’interazione tra enti.
Il gruppo Lega Salvini premier ha affermato che nella prossima ricognizione sulla gestione delle società partecipate e controllate di fine anno si valuterà se l’amministrazione avrà agito correttamente, risolvendo le tematiche poste dalla Corte dei Conti.
Il gruppo Lista de Pascale sindaco si è detto certo che l’amministrazione opererà correttamente risolvendo i rilievi evidenziati mentre ha dichiarato di votare contro gli emendamenti di Lista per Ravenna per una questione meramente tecnica.