Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera “Pronuncia preventiva, ai sensi dell’articolo 53, comma 5, della legge regionale 24/2017, in merito all’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo per la realizzazione della connessione intermedia ciclo-pedonale tra l’ambito cos5 Borgo Montone e via Fiume Abbandonato, con localizzazione dell’intervento in variante al Psc e al Rue vigenti e con effetto e valore di Poc per quanto concerne l’aggiuntiva nuova apposizione di vincolo espropriativo e la reiterazione di quello già apposto col 2° Poc, decaduto, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità dell’opera” con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 6 astenuti (Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna – Polo civico popolare, Viva Ravenna).
La delibera è stata illustrata dall’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte che ha spiegato trattarsi del riconoscimento della pubblica utilità dell’opera e dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione della pista ciclopedonale, rientrante nelle opere pubbliche previste nell’ambito dell’accordo di cui diverse sono relative all’ambito territoriale di Borgo Montone, tese a promuovere e sostenere la località.
Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Cinzia Valbonesi (PD).
Il gruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare ha dichiarato l’astensione rappresentando, tra le motivazioni, il proprio disaccordo sulla realizzazione dell’area commerciale Esp a ridosso del Montone con la previsione dei relativi disagi per i residenti di Borgo Montone, che, a suo avviso, le opere di compensazione, in lenta realizzazione, non potranno risolvere del tutto. Ha consegnato in proposito un ordine del giorno che sarà successivamente esaminato.
Il gruppo Partito Democratico, nell’esprimere parere favorevole, ha evidenziato i vantaggi che la località riceverà dalla realizzazione della pista ciclopedonale, peraltro ampliata rispetto a quella prevista inizialmente, e affermato di non vedere nessun elemento ostativo quanto invece l’opportunità di consentire all’opera di procedere più speditamente verso il raggiungimento dell’obiettivo finale e dare a quel territorio le attese risposte.