Nella seduta di martedì (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato due variazioni ai bilanci di previsione e al piano di gestione 2023/2025 delle Istituzioni biblioteca Classense (terza e quarta variazione) e dell’Istituzione Museo d’Arte della Città (quarta e quinta variazione), con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 3 voti contrari (Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi).
Sono stati inoltre approvati i Bilanci di previsione 2024/2026 delle due Istituzioni; quello della Classense con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 3 voti contrari (Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi); quello del Mar con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 3 voti contrari (Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi).
Ha illustrato i documenti l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia, che, per quanto riguarda le variazioni, ha spiegato trattarsi di interventi dovuti alle maggiori entrate derivanti, per la Classense, da assegnazioni di fondi provenienti dal Ministero della Cultura per le biblioteche del territorio e da maggiori incassi registrati del Museo Dante e di Casa Dante; per quanto riguarda il Mar le variazioni sono riconducibili a un importante contributo ministeriale ottenuto sul Piano per l’Arte Contemporanea, a fondi regionali e trasferimenti comunali e spese legati, tra gli altri, alla Biennale del Mosaico.
A seguito delle variazioni il totale complessivo delle entrate e delle spese dell’esercizio in corso della Classense passa da 1.757.063,85 a 1.776.795,30; per il Mar passa da 1.214.156,35 euro a 1.231.242,95 mentre per il 2024 da 793.100 euro passa a 937.600 euro.
Per quanto concerne invece l’approvazione dei bilanci di previsione 2024/2026, l’assessore Sbaraglia, nell’esprimere la propria soddisfazione per aver votato i bilanci entro la fine dell’anno precedente, ha evidenziato che questo però significa presentare esercizi finanziari “asciutti”, che in questo momento possono fare riferimento alle sole risorse comunali senza le poste provenienti da soggetti pubblici e privati che solitamente vengono definite ed erogate nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda la Classense, il trasferimento comunale utile a garantire tutti i servizi connessi all’Istituzione è di 730 mila euro cui si aggiungono 20mila euro previsti dagli incassi per concessioni di sale, vendita di cataloghi, gadget eccetera e ulteriori 80 mila che riguardano le previsioni di incassi del Museo Dante. Per quanto concerne le uscite, queste sono riassumibili nella cifra più consistente di 450 mila euro utile a coprire i costi dei servizi bibliotecari cui si aggiungono 130mila derivanti dai costi di gestione della zona dantesca in generale, 63mila per l’acquisto di materiale bibliografico e documentario, 140mila per il finanziamento dei servizi di conservazione, manutenzione, promozione lettura, eventi.
Per quanto riguarda il Mar, l’assessore Sbaraglia ha parlato di trasferimenti che ammontano a 350 mila euro cui si aggiunge il contributo di 144 mila euro proveniente dal Ministero che consentirà due importanti acquisizioni, mentre la spesa più importante ammonta a 120mila euro e riguarda la copertura dei servizi di sorveglianza e guardiania. Le restanti spese previste sono destinate alla programmazione culturale 2024 del museo, ad eventi espositivi tra cui la chiusura della mostra di Burri prevista nelle prime due settimane di gennaio, il Mar dei Piccoli in programma tra febbraio e marzo, la mostra fotografica Exodus di Sebastião Salgado che sarà protagonista della primavera, il ritorno della festa di Coconino in estate e una mostra autunnale da definire in collaborazione con l’Accademia di Belle arti che celebrerà i cento anni della scuola di mosaico.
Sono intervenute: Veronica Verlicchi (La Pigna città forese e lidi), Maria Cristina Gottarelli (Pd), Stefania Beccari (Pd).
Il gruppo La Pigna città forese e lidi ha dichiarato il proprio voto contrario non condividendo le scelte politiche che inevitabilmente si riflettono nel bilancio e la forma giuridica dell’Istituzione che ritiene “appesantisca” dal punto di vista burocratico e potrebbe essere superata dalla gestione diretta del Comune.
Il gruppo Partito democratico ha rilevato l’importanza delle due Istituzioni e il determinante ruolo che le stesse svolgono dal punto di vista non solo culturale, ma anche di inclusione e aggregazione sociale, nonchè educativo e formativo per i più piccoli e per i giovani grazie alle molteplici iniziative.