Nella seduta di ieri, martedì 9 luglio, (per chi volesse rivederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il Consiglio comunale ha approvato la delibera “Salvaguardia degli equilibri di bilancio, assestamento generale del bilancio 2024/2026 e ricognizione stato di attuazione programmi”, presentata dall’assessora al Bilancio Livia Molducci. La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Gruppo misto, Movimento 5 Stelle, Pri) e 8 voti contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier, Viva Ravenna, Lista per Ravenna-Polo civico popolare).
L’assessora Molducci ha evidenziato che la proposta di deliberazione presenta due adempimenti fondamentali per quanto riguarda l’attività di un ente locale: la verifica del permanere degli equilibri del bilancio e un primo assestamento generale. Per quanto riguarda la gestione dei residui si evince una tenuta dei conti, in particolare dei residui attivi relativi a crediti pregressi che sono sufficientemente garantiti da un adeguato accantonamento del fondo crediti di dubbia esegibilità. Per quanto riguarda la gestione di competenza si recepisce quanto previsto dalla Legge finanziaria 2024 dello Stato, approvata successivamente all’approvazione del bilancio comunale del 23 dicembre scorso, che introduce una spending review per gli enti locali che sono chiamati a concorrere alla finanza statale. La legge finanziaria 2024 stabilisce per cinque anni consecutivi, dal 2024 al 2028, una riduzione dei trasferimenti statali per tutti gli enti locali. Questo si traduce in una riduzione di circa 1 milione di euro di risorse derivanti da trasferimenti statali a disposizione del Comune di Ravenna per lo svolgimento di servizi che gli competono. Un ulteriore correttivo da apportare al bilancio dipende dalle entrate tributarie comunali: la rimodulazione dell’Imu e dell’addizionale comunale Irpef introdotta nel 2023. Queste entrate si compensano a causa della riduzione dell’importo dell’Imu richiesta a chi ha avuto immobili e terreni agricoli danneggiati dall’alluvione e una maggiore entrata dell’addizionale Irpef. Ulteriori rimodulazioni riguardano le entrate extratributarie. Ad esempio la maggiore stima degli introiti per un recupero delle rette scolastiche non ancora versate e l’indennizzo assicurativo per danni al patrimonio.
Le variazioni più significative in uscita sono: un maggiore stanziamento per le spese di personale per corrispondere l’indennità di vacanza contrattuale per il periodo 2022/2024; maggiori spese per interventi di manutenzione per il verde pubblico e il patrimonio stradale e immobiliare; maggiori fabbisogni di spesa per il sostengo educativo e i servizi dell’infanzia per adeguamenti contrattuali corrispondenti al rinnovo del contratto nazionale delle cooperative che gestiscono tali servizi; incremento di spesa per la gestione calore a seguito della maturazione del conguaglio dell’anno termico 2022/2023, periodo interessato da forti incrementi energetici.
Con questa delibera si applica una parte dell’avanzo, sia di quello accantonato sia di quello vincolato, ma anche una parte dell’avanzo libero: 3 milioni e 900mila euro per la parte corrente; 4 milioni per la parte investimenti a cui si aggiunge 1 milione e 800mila euro di ulteriori risorse derivanti da oneri di urbanizzazione.
Sono intervenuti nel dibattito: Renald Haxhibeku (Pd); Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare); Renato Esposito (Fratelli d’Italia).
Il gruppo Pd ha sottolineato l’importanza dell’aumento delle risorse per manutenzioni del verde delle strade e degli edifici pubblici, nonché quello per i servizi di welfare.
Il gruppo Lista per Ravenna-Polo civico popolare ha evidenziato la grande capacità di spesa del Comune, ma lamentando servizi inadeguati a fronte degli investimenti che si fanno.
Il gruppo Fratelli d’Italia, anticipando il voto negativo, ha affermato che non è vero che preventivo e consuntivo sono cose assolutamente diverse.