Nella seduta di giovedì, 4 maggio (per chi volesse rivederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2022” con 20 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Partito repubblicano italiano, Movimento 5 Stelle, gruppo Misto) e 6 contrari (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna, Viva Ravenna, La Pigna).
La delibera è stata presentata dall’assessora Livia Molducci, la quale ha spiegato che si tratta dell’ultimo atto del ciclo del bilancio. L’assessora ha ripercorso le complessità che ci sono state nel 2022, come l’aumento dei costi dell’energia e dei materiali, sottolineando come si sia riusciti però a garantire il consueto livello dei servizi cui l’ente ha dato sempre priorità, in particolare quelli sociali, educativi.
Sotto l’aspetto tecnico il risultato d’amministrazione 2022 si articola fra le componenti denominate “parte accantonata”, “vincolata”, “destinata agli investimenti” e “parte disponibile”. La parte disponibile, denominata anche avanzo libero, ha una dimensione contenuta pari a 6,4 milioni corrispondente all’1,8 % degli stanziamenti definitivi del bilancio 2022, mentre sono rilevanti le quote accantonate a fondo crediti di dubbia esigibilità (111 milioni di euro) e per fondi rischi (5 milioni) destinati prudenzialmente a preservare gli equilibri complessivi di bilancio riguardo a tutti quegli elementi di incertezza e volatilità ancora presenti sul mercato a cui anche il Comune è esposto unitamente a tutti gli enti locali. Fra le componenti del risultato d’amministrazione si evidenziano anche 22 milioni di euro comprendenti le somme da destinarsi ad attività vincolate per legge o sostenute da altre contribuzioni pubbliche.
Viene mantenuto un indebitamento molto contenuto con un valore al 31 dicembre 2022 di 12,2 milioni di euro complessivi, pari a 78 euro ad abitante. La spesa per gli investimenti è stata di 55 milioni di euro di cui 11 milioni finanziati con risorse proprie e 44 di terzi di cui 33 con fondi Pnrr e Pnc.
L’assessora ha inoltre spiegato che viene garantito il rispetto dei tempi di pagamenti ai fornitori con un tempo medio di pagamento in anticipo di 12 giorni rispetto alle scadenze delle fatture mantenendo nel contempo un buon livello di liquidità che chiude il 2022 con un saldo di 48 milioni di euro.
Sono intervenuti nella discussione i consiglieri: Veronica Verlicchi (La Pigna), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Alessandra Folli (Pd).
Il gruppo La Pigna ha sottolineato di essere preoccupato maggiormente dalla voce crediti di dubbia esigibilità, che per il gruppo attesta un problema nella riscossione dei crediti.
Anche il gruppo Lista per Ravenna si è soffermato sul dato dei crediti insoluti, che evidenzia una difficoltà del servizio di riscossione, che non potrà essere superata, ma spera venga limitata.
Il gruppo Pd ha ripreso alcuni elementi che sono emersi in relazione al profilo contabile del rendiconto come il tema del fondo di cassa e quello del fondo crediti di dubbia esigibilità.