Nella seduta di martedì (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Riconoscimento della spesa ai sensi dell’articolo 194 del decreto legislativo 267/2000 derivante da sentenza esecutiva” con 21 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 8 voti contrari (gruppi di minoranza).
Ha presentato il documento il vicesindaco con delega agli Affari generali Eugenio Fusignani che ha spiegato trattarsi di riconoscere come legittimo il debito fuori bilancio derivante dalla sentenza esecutiva del Consiglio di Stato, in ordine a una richiesta di risarcimento danni per asserite responsabilità in “vigilando” del Comune, nell’ambito dell’attività edilizia in autocostruzione a Filetto. Pertanto si è reso necessario impegnare la somma complessiva di 3.588 euro mentre 650 euro riguardano il pagamento della contribuzione per gli atti processuali. Fusignani ha respinto la responsabilità politica di una vicenda di vent’anni, attribuita nel corso del dibattito dalla minoranza consiliare, facendo presente che le ragioni del Comune erano state riconosciute valide negli altri giudizi non amministrativi; ha richiamato d’altro canto il senso etico e di responsabilità amministrativa della giunta, che deve caratterizzare l’intero consiglio comunale.
Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Idio Baldrati (Pd).
Il gruppo Lista per Ravenna ha evidenziato le inefficienze e i danni causati, a suo avviso, dalla mancata vigilanza del Comune e l’abbandono che gli autocostruttori hanno subìto.
Il gruppo Forza Italia ha definito la vicenda grave e rocambolesca sostenendo il fallimento dell’autocostruzione e degli aspetti ideologici che ritiene siano alla sua base.
Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha affermato che l’idea dell’autocostruzione e le intenzioni erano buone avendo come obiettivo l’aiuto ai cittadini meno abbienti a realizzare la propria casa.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha biasimato anche il comportamento delle amministrazioni che si sono succedute da cui, a suo avviso, sarebbero dovuti arrivare ammissione di colpa e pentimento.
Il gruppo Partito democratico, nell’indicare altre esperienze simili andate a buon fine, ha rilevato che nell’infausta storia di Filetto l’amministrazione è intervenuta cercando di ridurre i danni.