Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il consiglio comunale ha approvato l’“Atto di indirizzo al fine di riqualificare come Zona B la Zona C dell’Ortazzo Ortazzino”, presentato da Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare, all’unanimità dei 28 consiglieri votanti (i gruppi La Pigna e Lega Salvini premier hanno espresso il proprio dissenso attraverso il non voto). Il documento era stato discusso anche lunedì nel corso di una commissione consiliare e nel testo finale sono state introdotte alcune integrazioni, tre proposte in commissione dai consiglieri Lorenzo Margotti e Cinzia Valbonesi (Pd) e dallo stesso Ancisi e una sempre da Ancisi durante il consiglio di ieri.
L’atto di indirizzo, illustrato da Alvaro Ancisi, prevede l’impegno del consiglio comunale “ad attivarsi ed operare proficuamente, presso la Giunta della Regione Emilia-Romagna e presso l’Ente Parco del Delta del Po, affinché l’attuale zona C dell’Ortazzo-Ortazzino sia riqualificata, nell’immediato, come zona B al fine di ricercare il migliore equilibrio tra tutela ambientale e fruizione pubblica con finalità naturalistica, sul modello di riqualificazione e fruizione in corso di Punte Alberete; nel dare pieno sostegno all’iniziativa del Parco del Delta del Po, con il supporto della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna, ad esercitare il riscatto delle aree A e B, esprimendo sin da ora il consenso ad una futura acquisizione dell’area attualmente classificata come C; nell’impegnare la Giunta comunale, di concerto con l’Ente Parco del Delta del Po, a riferire periodicamente alla conferenza dei capigruppo consiliari”. Alvaro Ancisi ha, tra l’altro, sottolineato l’ampia possibilità di riqualificazione dell’area, invitato a chiudere le polemiche e ad operare nell’interesse esclusivo della sua tutela. Secondo Ancisi si tratta di un buon passo avanti che “mette in cassaforte” l’Ortazzo-Ortazzino e avvia il percorso di acquisizione pubblica.
Contestualmente all’atto di indirizzo sono stati discussi due ordini del giorno e una mozione.
L’ordine del giorno “Approfondire il caso dell’oasi Ortazzo Ortazzino”, presentato da Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Giancarlo Schiano (Movimento 5 Stelle), Marco Montanari (PD), Chiara Francesconi (Misto), Francesca Impellizzeri (PD), Andrea Vasi (PRI) è stato votato all’unanimità dei 30 consiglieri presenti e votanti.
Sono stati invece respinti la mozione “Per l’acquisto ai fini della sua tutela dell’area di pregio ambientale Ortazzo Ortazzino”, presentata da Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna – città forese e lidi e l’ordine del giorno “Censura del sindaco e dell’assessore al Patrimonio della precedente giunta comunale sulla gestione della vicenda dell’Ortazzo-Ortazzino che non ha permesso la sua acquisizione”, presentato in corso di seduta da Gianfilippo Nicola Rolando, capogruppo Lega Salvini premier e Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna città forese e Lidi, entrambi con 22 voti contrari (gruppi di maggioranza) e 8 voti favorevoli (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna, Fratelli d’Italia, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna – Polo civico popolare, Viva Ravenna).
Sono intervenuti: il sindaco Michele de Pascale, Veronica Verlicchi (La Pigna città forese e lidi), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega Salvini premier), Cinzia Valbonesi (PD), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna), l’assessore al Patrimonio Igor Gallonetto, Nicola Grandi (Viva Ravenna), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Lorenzo Margotti (PD).
Il sindaco ha ripercorso i punti salienti della vicenda ribadendo l’impegno dell’amministrazione attuale e delle precedenti e la disponibilità del Comune all’acquisto della zona C, sottolineando che la sua riqualificazione in B è possibile e consentirà la prelazione.
Il gruppo La Pigna ha affermato di non sentirsi rassicurato dalle parole del sindaco e che continuano a restare aperti interrogativi fondamentali. Secondo il gruppo non è stato fatto nulla in questi anni per tutelare l’oasi naturale e non considera risolutivo l’obiettivo della riqualificazione.
Il gruppo Lega Salvini premier ha parlato di problematica che non è stata adeguatamente attenzionata e sostenuto che è diventato difficile per chi ascolta e segue la vicenda farsi un’opinione critica. Ritiene l’atto di indirizzo non ricevibile e non efficace per risolvere la questione.
Il gruppo Partito democratico ha sostenuto che l’atto in approvazione rappresenta un passo importante per dare la massima tutela ad un’area fondamentale per il territorio comunale, seguendo e osservando pedissequamente le disposizioni di legge.
Il gruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna ha affermato di ritenere che non sia stato fatto tutto il possibile perché l’Ortazzo-Ortazzino venisse protetto e trasformato in bene pubblico, ma che è importante pervenire ad una soluzione condivisa.
Il gruppo consiliare Viva Ravenna ha espresso il proprio dissenso in relazione alla mancata continuativa partecipazione del sindaco Michele de Pascale all’intera trattazione degli atti e dei documenti in discussione.
Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha accennato alla storia delle aree protette di Ravenna che risalgono al tempo dei romani e sono state decantate da Dante, sostenendo che le amministrazioni succedutesi dal dopoguerra in poi hanno fatto la scelta della salvaguardia.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha affermato di considerare la proposta dell’esproprio avanzata dalla consigliera Verlicchi la prassi più adatta alla risoluzione della problematica, dal momento che prevede il pagamento di un’indennità e quindi di un prezzo più equo.