Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato la mozione dal titolo “La casa sia un diritto, ma di qualità” – azione di promozione atta a riqualificare il patrimonio immobiliare residenziale pubblico del Comune di Ravenna (documento allegato), presentata dai consiglieri Marco Turchetti (Pd), che l’ha illustrata, Chiara Francesconi, capogruppo Pri, Fabio Sbaraglia, capogruppo Pd, Michele Distaso, capogruppo Sinistra per Ravenna, Daniele Perini, capogruppo Ama Ravenna, Mariella Mantovani, capogruppo Articolo 1-Mdp.
La mozione è stata approvata con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, il consigliere Marco Maiolini del gruppo Misto, Ravenna in Comune), 4 astenuti (CambieRà, gruppo Alberghini, Forza Italia, il consigliere Emanuele Panizza del gruppo Misto), 6 contrari (La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna).
Sono intervenuti: Marco Turchetti (Pd), Marco Maiolini (gruppo Misto), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Daniele Perini (Ama Ravenna).
Sulla mozione Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, ha fatto pervenire la dichiarazione che segue.
Il gruppo di Lista per Ravenna ha votato contro questa mozione non perché non sia condivisibile, bensì giudicando inattendibile che la maggioranza di governo di questa città mostri di voler riqualificare, in nome della qualità, il patrimonio delle case popolari (ERP) di Ravenna, come pure quello dell’edilizia abitativa sociale (ERS), quando da almeno dieci anni li ha ridotti allo sfacelo, non riconoscendo da un verso alle famiglie assegnatarie neppure il diritto alla manutenzione ordinaria degli alloggi, sprecando in malo modo la massa delle risorse finanziarie da loro versate con gli affitti, dall’altro condannando al fallimento o allo stremo della sopravvivenza le cooperative che si erano assunte gli oneri dell’offerta di alloggi a canone ridotto convenzionato. Per non dire della qualità della vita, degradata dai soprusi e dalle prepotenze dei condomini irrispettosi delle norme di regolamento e/o di convivenza, mai puniti o finanche espulsi come si dovrebbe, compiuti a danno delle persone anziane, malate o comunque deboli, impotenti a far valere il proprio diritto ad un’esistenza non avvelenata dalle persecuzioni altrui.
Alvaro Ancisi
(capogruppo di Lista per Ravenna)