Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Adesione del Comune di Ravenna all’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile Aess” con 20 voti favorevoli (Pd, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Pri, Italia Viva, Marco Maiolini del Gruppo misto, Ravenna in Comune), 1 voto contrario (Emanuele Panizza del Gruppo misto) e 9 astenuti (Gruppo Alberghini, Forza Italia, Lista per Ravenna, Lega Nord, CambieRà, La Pigna).
A presentare la delibera è stato l’assessore Roberto Fagnani. L’Aess è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1999, con il supporto del programma della Commissione Europea SAVE II. Vi aderiscono molti Comuni, Legambiente, l’Unione nazionale dei consumatori, diverse Unioni di Comuni, ecc. È un’associazione che permette agli enti associati di confrontarsi e usufruire di competenze specializzate sui temi del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Rivolge il suo impegno alla realizzazione di azioni coordinate per promuovere lo sviluppo sostenibile e la qualificazione ambientale del territorio. L’adesione comporta una quota annua di 520 euro.
Sono intervenuti nel dibattito: Emanuele Panizza (Gruppo misto), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Marco Turchetti (Pd), Alberto Ancarani (Forza Italia), Samantha Gardin (Lega Nord).
Il Gruppo misto, nelle parole del consigliere Panizza, ha espresso voto contrario perché sono troppe le associazioni i cui compiti dovrebbero essere svolti all’interno degli enti pubblici.
Il gruppo Lista per Ravenna ha annunciato il voto di astensione perché, pur considerando il tema ambientale rilevante, ha lamentato il proliferare di enti che comportano costi di gestione.
Il gruppo Pd ha espresso soddisfazione per l’adesione a questa agenzia autorevole che potrà offrire un grande aiuto di progettazione per gli obiettivi di carattere ambientale.
Il gruppo Forza Italia, ha motivato l’astensione perchésulla carta sono benemerite le azioni dell’agenzia, ma si tratta dell’ennesima duplicazione di ruoli che sono da evitare.
Il gruppo Lega Nord ha puntualizzato che il decreto Madia impone la riduzione delle partecipate e il Comune, invece, ne avrà una in più della quale verranno valutati i benefici in futuro.