Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato il “Regolamento di polizia urbana” con 25 voti favorevoli (Pd, Ama Ravenna, Sinistra per Ravenna, Italia Viva Art.1-Mdp, Pri, CambieRà, Samantha Gardin e Nicola Pompignoli della Lega Nord, Gruppo Alberghini), 1 voto contrario (Ravenna in Comune) e 7 astenuti (La Pigna, Gruppo misto, Learco Vittorio Tavoni e Gianfilippo Nicola Rolando della Lega Nord, Lista per Ravenna, Forza Italia). Il regolamento, che sostituisce il precedente del 1925, è stato presentato dal vicesindaco con delega alla Sicurezza, Eugenio Fusignani. Si tratta dello strumento con il quale l’Amministrazione comunale disciplina i comportamenti di cittadini e visitatori con la finalità di tutelare la sicurezza urbana, la convivenza civile e, più in generale, la tranquillità delle persone. Il testo si compone di 41 articoli suddivisi in quattro titoli ed è uno strumento di promozione della sicurezza urbana quale bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro della città. Le azioni volte a favorire il rispetto della legalità, la coesione sociale e la convivenza civile si integrano ad interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, all’eliminazione dei fattori di marginalità sociale e di esclusione, alla prevenzione dei fenomeni antisociali e di inciviltà. Il regolamento si applica su tutto il territorio comunale, costituito dall’insieme delle località del forese, dei lidi e della città.
In particolare nel Titolo II, dedicato alle norme di comportamento, sono inseriti gli interventi per prevenire e contrastare le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi; i comportamenti che danneggiano il patrimonio pubblico e privato; l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili; i comportamenti che possono offendere la pubblica decenza, ecc. Il documento, che accoglie linee di indirizzo prima regolamentate da ordinanze, individua le aree particolarmente sensibili del territorio comunale dove sarà possibile applicare misure quali il cosiddetto Daspo urbano, ovvero l’ordine di allontanamento.
Il documento, al quale la commissione n. 1 “Affari istituzionali, partecipazione e sicurezza”, presieduta da Samantha Tardi (CambieRà) ha lavorato per circa un anno, è stato approvato con l’inserimento di numerosi emendamenti che hanno reso il testo più completo, presentati anche in corso di seduta e che hanno ricevuto il parere tecnico di ammissibilità del comandante della Polizia locale, Andrea Giacomini.
Nella discussione sono intervenuti: Chiara Francesconi (Pri), Samantha Tardi (CambieRà), Emanuele Panizza (Gruppo misto), Marco Maiolini (Gruppo misto), Daniele Perini (Ama Ravenna), Alberto Ancarani (Forza Italia), Michele Distaso (Sinistra per Ravenna), Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Fabio Sbaraglia (Pd), Veronica Verlicchi (La Pigna), il sindaco Michele de Pascale, Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Samantha Gardin (Lega Nord), Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini).
Il gruppo Pri ha definito questo documento uno dei più importanti di questa consiliatura. Un atto della città per la città frutto di un lavoro complesso di tutto il Consiglio comunale che tocca due valori fondamentali: il rispetto delle regole e una visione umana e umanizzante della società.
Il gruppo CambieRà ha evidenziato il lungo e complesso lavoro della commissione, passato da una fase di mancanza di ascolto delle proposte della minoranza e una disorganizzazione della maggioranza ad una, superati i personalismi, molto produttiva.
Il gruppo misto ha sottolineato il contributo dato per un documento che rappresenta il biglietto da visita della città che può essere uno strumento utile per diventare una città ancora più accogliente in ambito turistico.
Il gruppo Ama Ravenna, ringraziando il vicesindaco per l’impegno, ha affermato che il regolamento non è perfetto perché è difficile dare risposte ad ogni situazione, ma è uno strumento che ha avuto l’adesione unanime delle associazioni di categoria.
Il gruppo Forza Italia ha preso atto del recepimento di numerosi emendamenti proposti e ha evidenziato, come fra le righe, siano stati inseriti temi e alcune norme che difficilmente, fossero stati presentati in maniera palese, sarebbero stati approvati dalla parte più di sinistra della maggioranza.
Il gruppo Sinistra per Ravenna ha desiderato fare un elogio della lentezza, perché il lungo lavoro ha permesso un giusto e proficuo dibattito, l’ascolto di tutte le voci e un dialogo fra tutte le forze politiche.
Il gruppo Ravenna in Comune ha ricordato il muro e le resistenze iniziali sulle proposte della minoranza, evidenziando la propria criticità perché sarebbe stato più opportuno definire il vero ruolo della Polizia locale vicina al cittadino e non solo l’aspetto sanzionatorio.
Il Gruppo Pd ha sottolineato che il testo, complesso e articolato, ha l’ambizione di elevare il livello di convivenza civile della città. I tempi lunghi hanno permesso un maggior dialogo e l’aver trovato un punto di equilibrio perché ognuno possa riconoscersi nel nuovo regolamento.
Il gruppo La Pigna ha precisato come inizialmente c’era stato un muro granitico, in particolare da parte del vicesindaco, nei confronti delle proposte della minoranza che aveva portato ad uno scontro, non tanto politico, ma dettato da antipatie. È emersa la fragilità della maggioranza non coesa.
Il gruppo Lista per Ravenna ritiene il risultato ottenuto apprezzabile, in particolare perché, anziché scrivere un volume di norme, si è fatto un lavoro di sintesi pregevole. Ha definito il regolamento uno strumento utile per sapere come comportarsi.
Il gruppo Lega Nord, nell’intervento di Samantha Gardin, ha evidenziato che sarebbe stato auspicabile un approccio più deciso, ma è stata espressa soddisfazione per il contributo alla stesura di uno dei documenti più importanti degli ultimi cinque anni.
Il gruppo Alberghini ha affermato che sarebbe stato opportuno osare di più in alcuni punti, ma nel complesso lo ha giudicato un buon regolamento.