30 Ottobre 2019

Approvato lo schema di protocollo per il monitoraggio e la prevenzione dell’inquinamento elettromagnetico

Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il Consiglio comunale ha approvato la delibera su “Schema di protocollo per il monitoraggio e la prevenzione dell’inquinamento elettromagnetico e per il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio provinciale con l’ausilio del laboratorio mobile per il triennio 2019/2021” con 16 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 10 astenuti (CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, gruppo Misto, Ravenna in Comune).

Ha illustrato l’atto l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini che ha richiamato i protocolli già sottoscritti negli anni 2005, 2009, 2013 e 2016 per la realizzazione, insieme con la Provincia, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione della Romagna faentina e dei comuni di Cervia e Russi, di campagne di monitoraggio dei campi elettromagnetici nella provincia di Ravenna e per una conoscenza approfondita della problematica nel territorio comunale nella consapevolezza della necessità di perseguire scelte e intraprendere azioni tese a ridurre l’inquinamento atmosferico e giungere a un miglioramento della qualità dell’aria; è stata inoltre fatta presente la consapevolezza che i miglioramenti in questo ambito sono frutto di un processo lento che non può prescindere da un sistema di analisi e monitoraggio atmosferico. Pertanto, con il rinnovo del protocollo, si intende consolidare l’impegno in tal senso per monitorare la qualità dell’aria attraverso le cinque postazioni fisse nel territorio comunale, ognuna rappresentativa di una tipologia standardizzata di aria (traffico urbano, fondo urbano, fondo residenziale, fondo suburbano, fondo rurale) e il laboratorio mobile.

Il finanziamento della campagna di monitoraggio dei campi elettromagnetici nella provincia di Ravenna, pari a 28mila800 euro annui, prevede una quota a carico di ogni ente che vi aderisce; quella a carico del Comune di Ravenna ammonta a 7 mila euro per ciascun anno, per una spesa complessiva, nei tre anni, di 21mila euro; a questi si aggiungono gli oneri organizzativi ed economici che derivano dalla predisposizione dell’allacciamento elettrico e del consumo di energia per il quale è stimato un costo annuale di 1700 euro per una spesa complessiva nel triennio di 5.100 euro.

Sono intervenuti nel dibattito: Rosanna Biondi (Lega nord), Maria Cristina Gottarelli (Pd), Marco Maiolini (gruppo Misto), Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Daniele Perini (Ama Ravenna), Marco Turchetti (Pd), Emanuele Panizza (gruppo misto).

Il gruppo Lega nord ha sostenuto che i punti di rilevamento sono sempre gli stessi e che andrebbero riviste almeno due postazioni mentre non è possibile effettuare rilevamenti in zone nevralgiche per il traffico. Ha dichiarato il voto di astensione.

Il gruppo Pd ha sostenuto la validità del sistema di monitoraggio di cui non tutti i Comuni sono dotati affermando che le postazioni scelte sono frutto di uno studio ben sviluppato, che i dati sono resi noti e accessibili a tutti e che gli oneri chiesti al Comune sono meramente organizzativi.

Il gruppo Misto nel dichiarare il voto di astensione ha evidenziato lo spostamento della centralina al porto sottolineando l’opportunità di valutarne il posizionamento, rimarcato l’importanza dei punti di rilevamento, concordato sulla opportunità di investire maggiori risorse nelle azioni di contrasto.

Il gruppo Ravenna in Comune ha motivato il voto di astensione considerando che, vista la spesa irrisoria, si sarebbero potuti individuare più punti di rilevamento per conseguire una mappatura più capillare e dettagliata e pervenire ad una verifica sulla efficacia delle scelte fatte.

Il gruppo Ama Ravenna ha espresso meraviglia per le critiche sollevate verso un sistema di rilevazione importante, che permette di monitorare le condizioni dell’aria; ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una secante che consenta lo snellimento del traffico sulle strade divenute nevralgiche.