10 Novembre 2016

Iniziativa in ricordo di Olindo Guerrini nel centenario della morte

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte, il consiglio comunale ha riservato parte della seduta di martedì, pomeriggio alla memoria dell’intellettuale e poeta santalbertese Olindo Guerrini (Forlì, 4 ottobre 1845 – Bologna, 21 ottobre 1916), alla presenza di una grande partecipazione di pubblico.
Dopo l’intervento introduttivo della presidente Livia Molducci (allegato) che ha ripercorso, fra l’altro, la carriera istituzionale e politica di Guerrini, consigliere comunale e assessore di fine Ottocento, attraverso lettere e verbali della Giunta comunale depositati nella biblioteca Classense. Tra questi, quello della seduta del 6 ottobre 1873 che riferisce della sua proposta di collocare una lapide a Mazzini . Nel verbale si legge : “Il consigliere Olindo Guerrini dice essere egli del parere della giunta circa il non sembrargli opportuno il luogo richiesto (cioè murarla a lato della tomba di Dante come sostiene il consigliere Augusto Branzanti) e legge la seguente proposta: Il consiglio approvando l’operato della giunta l’invita ad aprir pratiche colla commissione della consociazione operaia repubblicana perché la lapide in onoranza a Mazzini sia collocata in luogo più conveniente alla memoria di Mazzini stesso e in luogo che non sia accessorio ad altro monumento.” La proposta viene approvata con voti favorevoli 24 e contrari 4″.
Sono poi seguiti i brevi discorsi dei capigruppo consiglieri Giannantonio Mingozzi del Pri Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna (allegati).
Mingozzi ha espresso, tra l’altro, l’auspicio di poter dedicare a Olindo Guerrini un’aula della Facoltà di Beni Culturali, dipartimento che ha sede a Ravenna, poiché “unirebbe le doti di archivista che ancora reggono in Ateneo con la cultura e il messaggio che questa Romagna ha sempre speso nel mondo grazie a un poeta di rara umanità che gli studi accademici e le istituzioni è giusto onorino assieme”.
“Dedicherò questi pochi minuti – ha affermato Ancisi – all’obiettivo di rappresentare l’uomo Guerrini nella sua interezza, al di là dell’immagine comune e dei cliché.
Guerrini viene rappresentato innanzitutto come un anticlericale. Questo non significa affatto che egli sia stato irreligioso, e neppure ostile al messaggio evangelico di Cristo. Possiamo dire infatti che abbia nutrito quella fede semplice che aveva ricevuto da sua madre e abbandonato dopo la morte della figlioletta a soli quattro anni, ma che l’ha portato, nonostante tutto, a confidare nella benevola accoglienza di Dio. Lo dimostra la Preghiera della sera (Libera nos a malo), una sua poesia contenuta in Postuma, pubblicazione della quale si parla poco, anche se è stata tra le più vendute dell’Ottocento”.

La parola è poi passata allo studioso Franco Gabici che ha presentato la biografia di Olindo Guerrini corredata di episodi legati in particolari alla sua romagnolità.
Del Guerrini/Stecchetti poeta romagnolo si sono occupati Nevio Spadoni ed Eliseo Dalla Vecchia che hanno recitato alcune opere tra cui “Il cicerone ravignano”, “Da la zabariona”, “Il trittico dei ravignani illustri”, e “Gita di piacere”.